Martedì 1° ottobre 2024 alle 17.30, presso la sala conferenze del Museo della Ceramica di Mondovì (piazza Maggiore, 1), Fondazione CRC propone l’appuntamento gratuito con “Nell’Olimpo! Storie di sport al femminile”.
Al talk parteciperanno la campionessa di marcia Elisa Rigaudo, medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Pechino, e la fuoriclasse del nuoto Federica Biscia, moderate dalla delegata provinciale del Coni, nonché ex atleta e allenatrice di ginnastica ritmica, Claudia Martin.
L’appuntamento fa parte delle iniziative collaterali al percorso espositivo itinerante “Nell’Olimpo. Storie di campioni di un territorio” che celebra gli atleti e gli allenatori della provincia di Cuneo che negli anni hanno partecipato ai Giochi Olimpici e Paralimpici.
L’allestimento a cielo aperto sarà visitabile a Mondovì in piazza Maggiore fino a domenica 20 ottobre ed è promosso da Fondazione CRC con la collaborazione del CONI Piemonte e a cura dell’Associazione Art.ur.
L’appuntamento è organizzato nell’ambito della Giornata Europea delle Fondazioni, promossa da Acri e Assifero, che si celebra proprio il 1º ottobre: per l’edizione 2024 è stato scelto il tema dello sport sociale ed inclusivo, con l’obiettivo di far conoscere come le Fondazioni, in collaborazione con le organizzazioni del Terzo Settore, operano sui territori per promuovere e sostenere l’accesso all’attività sportiva.
L’incontro è a ingresso libero fino ad esaurimento posti, prenotazione consigliata su www.fondazionecrc.it/eventi/nellolimpo-storie-di-sport-al-femminile.
L’appuntamento con le campionesse
Il dialogo tra le ex atlete approfondirà il ruolo delle donne nello sport e, in particolare, il tema dell’equilibrio tra carriera e vita privata. Le due campionesse racconteranno le proprie storie di vita, a partire dall’esperienza maturata nella gestione del rapporto tra attività agonistica e quotidianità. L’incontro sarà inoltre occasione di parlare di diritti di genere e del ruolo sociale e inclusivo dello sport. Oltre agli interventi di Elisa Rigaudo e Federica Biscia, anche la moderatrice Claudia Martin porterà al pubblico la sua esperienza personale di atleta, allenatrice prima, giudice sportiva e delegata del CONI.
L’esposizione “Nell’Olimpo. Storie di campioni di un territorio”
Il percorso espositivo è formato da una struttura modulare con pannelli narrativi, che raccontano i grandi atleti e atlete del cuneese che hanno partecipato alle Olimpiadi e Paralimpiadi. Una linea del tempo corre lungo tutto il percorso e permette ai visitatori di collocare storicamente le vicende dei singoli atleti. Sui pannelli sono raccontate le loro storie, con esclusive citazioni rilasciate in inedite interviste, visionabili tramite Qr Code. Il format itinerante, che ha già fatto tappa a Cuneo e ad Alba, collega ora anche Mondovì in una sorta di staffetta della celebrazione dei valori sportivi e della ricchezza del territorio cuneese, a poche settimane dalla conclusione delle Olimpiadi e delle Paralimpiadi di Parigi. Il percorso espositivo è stato realizzato con la collaborazione del Comitato Scientifico composto da Claudia Martin, Lorenzo Tanaceto e Francesco Marangio.
CHI SONO
Elisa Rigaudo
Elisa, classe 1980, cresce a Robilante. Ha 9 anni quando, a poche settimane della gara campestre della scuola, si rompe una gamba. Questo però non la scoraggia e appena tolto il gesso, si precipita a gareggiare. La sua determinazione – o testardaggine, come dice il suo ex allenatore Sandro Damilano – la porterà lontano.
La maestra Giovanna Ardissone, prima e l’allenatore Mario Bianco, poi, la introducono alla marcia. Dopo il diploma è tempo di fare sul serio: Elisa inizia ad allenarsi a Saluzzo, sotto lo sguardo severo del CT della Nazionale, Sandro Damilano. É la più giovane del gruppo, ma si fa valere. Nel 2002 è tra il primo gruppo di atlete donne ad essere arruolata nel Gruppo Sportivo delle Fiamme Gialle.
“Una gara non si prepara solo con il cronometro e l’orologio, devi formare anche la mente”, racconta Elisa. E la sua mente è fissa sull’obiettivo.
Nel 2004, a 24 anni, prova per la prima volta l’emozione dei Giochi Olimpici, ma è nel 2008 che la maturità fisica e l’equilibrio mentale, la portano a salire sul podio conquistando il bronzo alle Olimpiadi di Pechino.
La marcia però non è il suo solo obiettivo: per Elisa diventare mamma è un sogno altrettanto importante. Nel 2010 nasce la sua prima figlia e solo 11 mesi dopo, riconferma il suo talento conquistando il 4^ posto ai Mondiali, poi trasformato in medaglia d’argento per la squalifica per doping di due atlete russe. Nel 2014 nasce il secondo figlio e nel 2016 Elisa partecipa alla sua ultima Olimpiade.
MEDAGLIERE:
Olimpiadi: Atene 2004 – 6a; Pechino 2008 – 1 bronzo ; Londra 2012 – 4a; Rio de Janeiro 2016 – 11a
Mondiali: 1 argento; 1 bronzo
Europei: 1 bronzo
Giochi del Mediterraneo: 1 oro
Europei under 23: 1 oro
Federica Biscia
“A 11 mesi”, racconta la mamma, “Federica ha messo la testa sott’acqua e lì è rimasta”: è stato subito evidente che quello sarebbe stato il suo elemento. Nata a Mondovì nel 1980, Federica inizia giovanissima la sua carriera di nuotatrice agonista. La competizione le piaceva, ma all’inizio era soprattutto un gioco. Nel gioco però, l’attività fisica le ha lasciato molti insegnamenti utili nella vita e non solo in gara. Il dover gestire ogni giorno sia lo studio, sia gli allenamenti e le trasferte con la mamma, in piscina a Cuneo, le ha dato una grande capacità di organizzazione e autonomia.
Negli anni 2000 Federica è una delle nuotatrici migliori d’Italia. Allenata da Francesco Marangio, esperto nella tecnica a rana, entra nella Nazionale giovanile e, non ancora quindicenne, vince il primo dei suoi 14 titoli italiani nella rana, a cui se ne aggiungeranno altri 19 nei 200 e 400 misti.
“Io sapevo che sarei andata alle Olimpiadi” e nel 2000 Federica corona questo sogno: le Olimpiadi di Sidney, dove realizza il record italiano sia nei 400 che nei 200 misti.
Laureata in scienze dell’educazione, Federica ora gestisce una scuola per bambini dagli 1 agli 11 anni realizzando un altro sogno della sua vita. La sua missione: trasmettere la gioia del movimento e l’amore per l’acqua ai suoi piccoli allievi e ai suoi 5 figli.
MEDAGLIERE:
Giochi del Mediterraneo: 1 oro, 1 argento, 1 bronzo
Universiadi: 1 oro
Campionati italiani: 33 ori; 21 argenti, 8 bronzi
Olimpiadi: 2000 Sydney 200 m misti: 10° in semifinale; 400 m misti: 15º in batteria
Claudia Martin (moderatrice)
Classe 1965, a 9 anni si innamora della ginnastica ritmica, sport e arte allo stesso tempo. Allenata da Luigia Martinengo, nel 1979 è convocata nella nazionale giovanile e l’anno successivo nella Squadra Nazionale rappresentando l’Italia in 2 Campionati Europei, 2 Campionati del Mondo e nella prima Coppa del Mondo. ll sogno sono le Olimpiadi di Los Angeles 1984, ma la delusione è grande quando arriva la notizia che il CIO introdurrà la Ritmica solo nella specialità individuale e non di squadra. Dal 1987 al 2007 diventa Direttrice Tecnica e allenatrice alla Cuneoginnastica. Dal 1990 al 1993 entra a far parte dello Staff tecnico della Squadra Nazionale individualiste, guidato da Lorena Monguzzi. È qui che ha il piacere di allenare le due migliori ginnaste italiane del momento in preparazione ai Campionati del Mondo e soprattutto ai Giochi Olimpici di Barcellona 1992: Irene Germini e Samantha Ferrari. Nel 1993 è viceallenatrice delle individualiste per i Mondiali di Alicante e Responsabile Nazionale del settore giovanile FGI. Nel 2005 diventa Giudice Internazionale. Dal 2015 ricopre la carica di Delegato provinciale del CONI.