I “Diari dell'Alba” finiscono il 25 aprile del 1945 e cinquant'anni dopo, nell'aprile del 1995, l'Alba si è presentata al nipote Orione con un quadernone giallo, con le anelle, con dentro la sua vita. I suoi Diari, ora diventati un libro. Orione dettava e suo figlio Leonida pigiava i tasti sulla tastiera del mac, chiedeva quello che non capiva e il babbo rispondeva o cercava in Rete, poi redigeva le note in corsivo che punteggiano la storia della Nonna. Nasce così I diari dell’Alba di Orione e Leonida Lambri, della collana Etty di Ventura Edizioni dedicata alla memorialistica storica. Alba Arcelli il 27 luglio del 2023 avrebbe compiuto cent'anni tondi e nei Diari racconta la sua vita tra le due guerre mondiali: contessa e figlia di un nobile decaduto, socialista renitente la tessera del fascio e protagonista di una saga familiare che assomiglia più a un naufragio.
È un'inviata speciale dal passato che ci mostra Bologna e l'Italia, la paura e la miseria, le purghe, le botte e gli stratagemmi antifascisti per farla franca, le bombe, i rastrellamenti e la vita da sfollati, la solidarietà, il coraggio e la bellezza cupa e misteriosa degli anni in cui si viveva con la porta aperta, l'attentato a Palazzo D'Accursio, l'8 settembre e la Liberazione. Cent'anni dopo siamo sempre lì: terrorizzabili e sempre pronti a baciare gli stivaloni di turno, in cambio della carezza di una presunta sicurezza. La storia non si censura: il perimetro della nostra libertà dipende sempre da noi.














