Autentico sold out per l’apertura ufficiale della mostra “Volti nel tempo”, personale del pittore Riccardo Testa, che si è tenuta il 10 maggio scorso, a Bra. Un gran numero di visitatori è accorso presso la galleria BrArte (via Vittorio Emanuele II, 148) ad ammirare opere di rara bellezza, tra cui “Il bacio… di Gesù”, l’ultima fatica dell’artista che si firma IOL.
E si registra un pieno successo fin dal vernissage per una proposta culturale firmata dalla brillante padrona di casa Agata Comandè, che nell’occasione ha dato il benvenuto anche a tante autorità e illustri personalità del territorio.
Hanno portato il saluto, infatti, il sindaco di Bra, Gianni Fogliato, seguito dal candidato sindaco Massimo Somaglia, l’europarlamentare Gianna Gancia, il Vicepresidente del Consiglio Regionale Franco Graglia, il presidente del Consiglio Comunale di Bra Fabio Bailo, l’avvocato Giovanna Giolitti, i giornalisti Silvia Gullino e Claudio Calorio, il presidente del “Premio alla buona volontà” Dino Rossetti e Dario Miretti, presidente del Parco del Monviso.
Messaggi di elogio a Riccardo Testa sono pervenuti, tra gli altri, anche dal Governatore Alberto Cirio, dallo stilista Alviero Martini e dal banchiere internazionale Beppe Ghisolfi per un pittore che vanta importanti riconoscimenti, unitamente a mostre importanti che l’hanno visto protagonista in Italia e all’estero con le sue opere, ormai censite nei più prestigiosi cataloghi d’arte.
L’effetto wow si verifica molto presto, alzando gli occhi a superbi dipinti, realizzati in acrilico su tela con una tecnica sopraffina, in cui i volti, principalmente di donne, sono il fulcro dell’ispirazione.
Non esageriamo affatto se diciamo che le opere esposte sono vere e proprie esplosioni di colore, forme ed emozioni, che catturano lo sguardo e l’anima. Ogni pennellata audace e ogni dettaglio sorprendente raccontano una storia unica, permettendo agli spettatori di esplorare un mondo di meraviglia.
A confermarlo è stato il presentatore dell’evento Salvo Nugnes, presidente di Spoleto Arte, curatore d’arte, scrittore e reporter, quindi non proprio uno qualunque quando si parla di arte: «Conosco bene la produzione artistica di Riccardo Testa ed ogni volta mi sorprende per la resa magistrale del tratto, dell’uso del colore, delle sfumature, della luce. Tutto rivela una tecnica impeccabile. I soggetti ritratti ci parlano, comunicano attraverso gli sguardi ora irrequieti, ora speranzosi, ora feriti, e leggono dentro all’osservatore rimandando a momenti di umanità che tutti celiamo o conosciamo nel profondo. Sembra quasi essere osservati dall’opera stessa, espressione viva, libera e completa dell’artista».
Quindi non ci sono scuse, se ve la siete persa, è d’obbligo recuperare. La mostra sarà visitabile fino al 26 maggio nei seguenti orari: giovedì e venerdì 16.30/19, sabato 10/12 - 16/19; domenica 10/12. Ovviamente, ingresso libero
La tela “Il bacio… di Gesù”, descritta da Mauro Rivetti
Nel corso del vernissage della mostra “Volti nel tempo” di Riccardo Testa, è stato presentato l’ultimo capolavoro del pittore braidese dal titolo: “Il bacio… di Gesù”, parola dolce che fa bruciare gli innamorati, «Apostrofo rosa fra le parole t’amo».
Per l’autore albese Mauro Rivetti è stato amore a prima vista con la tela, che ha raccontato in modo semplice, intimo e significativo, partendo dal concetto “Essere uomo domani, guardando al passato”. Ecco la sua descrizione dell’opera.
«Davanti a questo quadro non si rimane indifferenti, il pensiero ci porta ad una serie di domande che ci daranno tormento, fino a quando la nostra razionalità non saprà placare il pensiero.
Per questa ragione, quanto stiamo condividendo in questo attimo non può finire con un brindisi e con una lode all’artista, ma in ragione al pensiero forte che l’opera racchiude, il nostro pensiero deve proseguire il suo cammino.
Pensate al tempo. Questo attimo che stiamo vivendo, qui insieme, oggi, non è altro che la nostra visione della sospensione del tempo, che entrerà a far parte del bagaglio della nostra vita.
Capirete voi stessi, nel tempo, che, per vivere con lungimiranza, occorre carpire gli attimi che ci infondono positività, per abbandonare quelli bui.
La cosa più facile, per certi versi, sarebbe stata essere qui, ora, e presentavi il libro fatto e finito, un libro che racconta il pensiero che ha mosso le mani dell’artista ed il pensiero dello scrittore.
Raccontando il percorso, mosso dalla nostra curiosità, attraverso complessi studi, che abbiamo fatto nei modi più disparati su testi antichi, sul web, ed interagendo con persone che manco immaginate.
“Immaginare”, ecco la parola chiave, di questo, nostro pensiero. La vita come ben vedete, ci obbliga a guardare al futuro, ognuno di voi, qui oggi, anche se presente, ed attento a condividere l’attimo, ha già mille preoccupazioni per attività, che farà nelle ore a venire.
Ma per vivere bene il domani, occorre guardare ad oggi, se non a ieri, e all’altro ieri. In sintesi per guardare al futuro, occorre osservare il passato. Incredibilmente, Voi, attraverso a quest’opera, potete farlo. Il solo pensiero di essere parte di un’opera destinata a varcare la soglia del tempo, ci permette di guardare il mondo con occhi diversi. Quanti di voi saranno stati in un museo, o in una pinacoteca, ed avranno letto la storia, sulla vita dell’artista ed il pensiero che lo spinse a realizzare il progetto.
Note e descrizioni, fatte con attenzione da illustri studiosi, ma quello che leggete, secondo voi rappresenta il pensiero principe dell’artista? Ebbene noi, abbiamo scritto, prima di dipingere. Con questo artifizio, nell’opera abbiamo impresso un percorso a ritroso, definendo per iscritto il messaggio dell’opera, prima ancora che Riccardo andasse a realizzarla.
In un anno, da oggi, unitamente a quanto vi ho detto, daremo vita ad un racconto, che vi darà la possibilità di trasferire le vostre emozioni su un libro, che accompagnerà l’opera nel tempo. Quindi racconteremo, non solo l’antitesi del pensiero, ma anche le prime emozioni della visione dell’opera.
Tenetevi forte, il viaggio sta per cominciare, perché siete davanti ad un quadro simbolo della dilatazione del pensiero dalla carta alla tela, ed attraverso un viaggio emozionale tornerà sulla carta, raccontato dalle vostre emozioni.
Questa operazione artistica, rappresenta come non mai, la circolarità di pensiero. Perché noi, anche se ci sentiamo fermi, in realtà stiamo girando a 1.100 km/h. Buona visione e buona scrittura».
Dieci domande a Riccardo Testa
La sua pittura emoziona e coinvolge: Riccardo Testa è da considerarsi una solida certezza dell’arte contemporanea. I soggetti che ritrae nei suoi quadri hanno un forte carattere evocativo in grado di mettere in relazione lo spettatore con le pulsioni più profonde del pittore braidese. La luce e i colori si amalgamano magicamente nelle sue tele concretizzandosi in forme di pura bellezza.
L’artista ha partecipato a numerose mostre sia in Italia sia all’estero, ma le sue radici sono a Bra dove lo abbiamo incontrato per farci raccontare qualcosa di sé e della sua arte. Eccolo. Riccardo, cosa ti viene in mente se dico “pittura”?
«Per quanto mi riguarda, “pittura” significa relax, perché dipingere è per me un momento di estremo rilassamento, un momento dove non penso a nulla e lascio andare la mano».
Quali sono i riferimenti artistici e culturali che ti hanno maggiormente influenzato nel corso del tempo?
«Indubbiamente il periodo rinascimentale al quale il mio stile figurativo fa riferimento, ma anche l’impressionismo francese di Renoir e Monet e la meravigliosa arte di Gustave Caillebotte».
C’è un filo conduttore che lega le tue opere?
«Devo dirti che inizialmente avevo la necessità di mettermi alla prova, dimostrare di saper dipingere e quindi cercare il senso estetico. Ora cerco di comunicare attraverso le mie opere un pensiero, una testimonianza, un sentimento, cerco di dare un’anima ai personaggi delle mie ultime tele».
Parlaci dei volti che esponi in mostra a BrArte, da dove nascono?
«Il titolo della mostra è significativo: “Volti nel tempo”. In effetti i ritratti che riproduco nascono da personaggi che scopro e mi colpiscono, immagini trovate e interpretate attraverso il mio stile personale. In particolare, nei lavori degli ultimi tempi ho cercato di dipingere le emozioni che questi volti vogliono esprimere».
Da quale artista contemporaneo faresti ritrarre il tuo volto?
«Senza dubbio starei in posa per il mio ritratto con l’artista russo contemporaneo Vladimir Volegov, capace di cogliere una combinazione di realismo e romanticismo con un focus sulle emozioni e sulle espressioni del volto».
Un tuo grande estimatore è il critico Salvo Nugnes. In quale occasione vi siete conosciuti?
«Salvo Nugnes mi segue da un po’ di tempo ed io devo molto a lui, la sua professionalità è incredibile e lo seguo in ogni suo evento. Ho iniziato a partecipare per la prima volta a Spoleto Arte nel 2021 dopo essere stato selezionato e da allora ho preso parte ad ogni sua iniziativa».
I tuoi dipinti sono raffinati. Cosa prova la gente quando li ammira?
«Trovo molta soddisfazione quando le persone apprezzano le mie opere, perché vedo la sincerità negli sguardi, oltre allo stupore. Inoltre, quando mi dicono che i volti dei miei personaggi sono magnetici, allora significa che ho raggiunto lo scopo del mio lavoro».
A chi devi dire grazie?
«Alla mia famiglia e a chi ha creduto in me».
Domanda di rito: sogno nel cassetto?
«Senza dubbio per poter crescere bisogna pensare a qualcosa di nuovo e il mio sogno è un progetto che leghi la fruizione di tutti i sensi e che possa, oltre all’aspetto visivo, dare origine nello stesso momento all’ascolto di musica, all’olfatto, al gusto e al tatto. Insomma, una vera e propria immersione inebriante dei nostri cinque sensi».
Prossimi appuntamenti?
«Terminata la mia personale a Bra ci sarà la Pro Biennale di Venezia a partire dal 1° giugno, dove vedremo nuovamente la tela de “Il bacio… di Gesù”. A seguire, il dipinto attraverserà l’Oceano con destinazione Stati Uniti, dove verrà esposto nella prestigiosa galleria One Art Space di Manhattan, a New York. Nell’autunno stiamo organizzando a Barolo un prestigioso Premio con una collettiva di artisti e successivamente sarò a Milano per la Biennale».
Grazie Riccardo e in bocca al lupo per tutto!






















