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Politica | 10 maggio 2024, 13:48

Katia Manassero (Lega): “Non parole ma fatti concreti”

Candidata alle elezioni regionali a sostegno di Cirio presidente, spiega l'importanza della formazione e dell'esperienza politica amministrativa

Katia Manassero, candidata alle elezioni regionali per la Lega

Katia Manassero, candidata alle elezioni regionali per la Lega

Studio, formazione, esperienza e concretezza.

Sono i pilastri su cui appoggia il percorso di Katia Manassero, candidata alle elezioni regionali dell'8 e 9 giugno per la Lega, a sostegno di Alberto Cirio presidente.

Dopo aver fatto l’Erasmus all’estero, si è laureata in Scienze Motorie indirizzo Manageriale, ha fatto la volontaria alle Olimpiadi di Torino 2006 all’interno del villaggio Olimpico di Sestriere, ha svolto il ruolo di professoressa di Educazione Fisica, oggi chiamata Motoria. Contemporaneamente collaborava con il CONI di Cuneo come tecnico sportivo. Ha lavorato presso una società di serie A1 di Volley in cui era responsabile del settore promozionale, faceva l’allenatrice di pallavolo. E ha lavorato come esperta di motoria nelle scuole primarie dell’hinterland cuneese.

Da anni è imprenditrice, oggi titolare della sua azienda. Dal 2018 al 2021 è stata presidente provinciale del Movimento Donne di Confartigianato Imprese Cuneo dove ha fatto la scuola politica.

Dal 2021 ricopre il ruolo di presidente di zona di Confartigianato Imprese Cuneo.

Dal 2022 è consigliera di maggioranza a Borgo San Dalmazzo.

È andata più volte a Bruxelles al Parlamento europeo.

Ha studiato presso un’accademia per diventare Life Coach; a settembre 2023 si è certificata Life Coach, per intraprendere un percorso di crescita personale.

Militante Leghista convinta, è all’interno del partito da ben 15 anni.

Si può dire che a lei piace la formazione, studiare, impegnarsi in quello che fa e soprattutto essere ed impegnarsi molto sul e per il territorio al fine di mettersi a disposizione delle persone, comprendere meglio le esigenze delle cittadine e dei cittadini.

“Il mio curriculum parte dal mondo sportivo, per arrivare a quello imprenditoriale, manageriale e politico.

Per me la formazione, l’istruzione, la cultura sono fondamentali per poter meglio comprendere le esigenze delle varie attività economiche e sociali.

Da giovane volevo fare il soldato, o meglio la soldatessa, insomma, il militare. Al primo concorso per le donne, per entrare in accademia, nonostante sapessi che le possibilità erano pari allo zero, in quanto i posti erano circa 35 a livello nazionale, ero andata ugualmente a Foligno, per sostenere la prova di ammissione. Per me era una questione di principio, in quanto per la prima volta si applicava la parità di genere nell’ambiente militare. Non rientrai nelle prime 35 ma io ero contenta lo stesso perché ero entrata in una caserma militare, il mio sogno si era avverato. Sono molto testarda e quando mi impunto su qualcosa la devo assolutamente fare, ci provo.

L’anno di amissione all’Università, contemporaneamente, era uscito il secondo concorso militare per le donne, come volontaria ferma breve. Dovetti decidere se andare al concorso militare oppure andare alla prova di ammissione all’Università in quanto a numero chiuso. Scelsi l’Università con la speranza che, finiti gli studi, avrei potuto accedere ai concorsi militari per diventare ufficiale dell’esercito. Mi andò male perché la laurea in Scienze motorie non era prevista nei concorsi militari per essere ufficiale, alchè inviai una raccomandata al Ministero della Difesa per protesta: suggerivo di inserire la laurea di Scienze motorie per diventare ufficiale militare”.

È molto testarda e sa quello che vuole.

“Ho sempre lavorato tanto, anche quando andavo alle superiori. Lo facevo d’estate per pagarmi i libri delle superiori e dell’Università.

Per me la vita è una sfida, una continua sfida. Ho un detto che mi accompagna da quando sono piccola, ovvero 'Volere è Potere', non mollare mai. Mi piace la concretezza, i fatti. Quando ci sono problemi, il mio pensiero è sempre quello di trovare le strategie e le soluzioni il prima possibile".

In che modo l'esperienza in Confartigianato l'ha formata?

“Reputo che l’esperienza acquisita all’interno dell’associazione datoriale sia stata fondamentale per meglio comprendere le tematiche manageriali, economiche e politiche.

L’essere andata più volte al Parlamento Europeo a Bruxelles ha aumentato la mia formazione sul sistema Europa, le ricadute normative che si hanno sul territorio nazionale fino ad arrivare al regionale e alla vita quotidiana. Anche grazie all’insegnamento da parte dell’Europarlamentare Gianna Gancia ho acquisito ulteriori nozioni sul il sistema Europa, le ricadute che hanno sul territorio nazionale, regionale e sulla vita di ognuno di noi".

E l'esperienza da consigliera nel comune di Borgo San Dalmazzo?

“L’esperienza amministrativa è fondamentale per poter meglio comprendere le dinamiche della pubblica amministrazione e soprattutto rispondere alle esigenze del territorio con i vari attori sociali.

Non si finisce mai di studiare; ritengo che l’esperienza politica, amministrativa, imprenditoriale, siano fondamentale al fine di poter meglio comprendere le esigenze dei cittadini e delle cittadine, delle pmi, del settore economico produttivo all’interno di un territorio come il nostro.

Non parole ma fatti. Essere concreti nei fatti”.

informazione politico amministrativa

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