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Politica | 02 maggio 2024, 17:47

Matteo Gagliasso: “È necessario il completamento di opere viarie e il rilancio del trasporto ferroviario per un territorio più collegato e in sicurezza”

La riapertura della linea ferroviaria Savigliano-Saluzzo-Cuneo è programmata per gennaio 2025, e quella della Ceva-Ormea dal 2028. Nominato un commissario straordinario per vigilare e portare avanti soluzioni per la Variante di Demonte

Alberto Cirio e Matteo Gagliasso, alla stazione ferroviaria di Manta, durante l’annuncio della riapertura della tratta Savigliano-Saluzzo-Cuneo, prevista nel gennaio 2025

Alberto Cirio e Matteo Gagliasso, alla stazione ferroviaria di Manta, durante l’annuncio della riapertura della tratta Savigliano-Saluzzo-Cuneo, prevista nel gennaio 2025

Matteo Gagliasso, consigliere della Lega in Regione Piemonte, traccia un bilancio sulle infrastrutture, in particolare in provincia di Cuneo.

Le recenti calamità naturali hanno evidenziato la necessità di completare alcune importanti opere infrastrutturali, rimaste incompiute o da ripristinare a causa di ritardi e problemi burocratici.

Di fondamentale importanza in provincia di Cuneo spiccano la bretella autostradale che collega Asti a Cuneo e la Variante di Demonte, progetti cruciali per migliorare la viabilità e la sicurezza del territorio.

L'apertura dell’autostrada Asti-Cuneo, prevista entro il 2024, rappresenta un passo avanti significativo per la provincia di Cuneo. Questa infrastruttura non solo agevolerà gli spostamenti tra le due città, ma avrà un impatto positivo sull'economia locale, supportando le numerose aziende che gravitano nell'area e riducendo il traffico all'interno dei centri abitati.

Tuttavia, i ritardi nei lavori di alcune infrastrutture e i problemi legati alle alluvioni hanno reso necessario un impegno straordinario da parte delle istituzioni locali e regionali.

Grazie all'intervento del senatore della Lega Giorgio Maria Bergesio, è stato nominato un commissario straordinario per vigilare e portare avanti soluzioni per la Variante di Demonte, un progetto fondamentale per garantire la sicurezza della viabilità nella zona sempre più congestionata dal traffico di mezzi pesanti.

Inoltre, il potenziamento della rete ferroviaria è un altro elemento chiave per il futuro della provincia. 

La riapertura di tratte e l'ampliamento dei servizi ferroviari non solo agevolano gli spostamenti dei pendolari, ma favoriscono anche lo sviluppo turistico e commerciale delle zone in cui transitano.

Sulla ferrovia Asti-Alba, riaperta lo scorso settembre 2023, la Regione Piemonte ha fatto un investimento di 3 milioni di euro all'anno.

È inoltre stata assegnata a un gestore privato la riapertura della linea Savigliano-Saluzzo-Cuneo, programmata per gennaio 2025, e della Ceva-Ormea dal 2028.

Un riconoscimento va agli amministratori comunali e cittadini, che hanno continuato a vigilare sulle tratte ferroviarie e ad impegnarsi costantemente per il loro ripristino. 

Il lavoro svolto è stato determinante per il trasporto pubblico locale e conferma l'importanza dei collegamenti ferroviari non solo per l'alta velocità, ma anche per i servizi di prossimità generati dai collegamenti locali.

Tra gli impegni che ho voluto prendere personalmente c’è quello di ripristinare le corse ferroviarie, serali e mattutine, tra Cuneo e Torino e viceversa (l’ultima della sera delle 23,25 da Torino a Cuneo e la prima del mattino delle 4,24 da Cuneo a Torino che sono state eliminati durante la pandemia) e servono anche tutti gli utenti delle stazioni che si trovano sulla tratta.

Così come l’assessore regionale ai trasporti Marco Gabusi, sottolineo l'importanza di valutare attentamente quanto investire per garantire il ripristino di queste due corse, indipendentemente dalla convenienza economica, per assicurare un servizio efficiente e indispensabile per il territorio.

Dobbiamo solo capire con Trenitalia i costi in più che sono relativi al ripristino di queste due corse sulla tratta Torino – Cuneo e viceversa.

A prescindere dalla convenienza economica è un servizio che si deve dare a un territorio anche per tutti coloro che utilizzavano il treno di prima mattina da Cuneo o in tarda serata da Torino, per poter poi prendere le coincidenze verso le grandi città quali, Milano, Bologna, Firenze, Roma e Napoli e lo stesso per il rientro alla sera.

La provincia di Cuneo si trova ora di fronte a una scelta cruciale: completare queste opere non solo per garantire un miglioramento della viabilità, ma anche per preservare l'ambiente e il benessere dei cittadini. 

L'adozione di soluzioni innovative e sostenibili, come la riduzione dell'impatto ambientale del traffico pesante e la promozione del trasporto pubblico, è fondamentale per affrontare le problematiche legate alla mobilità”.

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