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Economia | 23 aprile 2024, 10:47

Il ruolo della formazione nella trasformazione digitale

L’educazione ha un ruolo fondamentale nel creare future generazioni che sanno come sfruttare le potenzialità della tecnologia per creare un mondo diverso, più sostenibile ed efficiente.

Il ruolo della formazione nella trasformazione digitale

L’educazione ha un ruolo fondamentale nel creare future generazioni che sanno come sfruttare le potenzialità della tecnologia per creare un mondo diverso, più sostenibile ed efficiente. Per questo, Federmeccanica ha lanciato il suo progetto "Eureka! Funziona” che ha coinvolto oltre 200 alunni di classi III, IV e V in due giornate di gare ed invenzioni. 

Con il supporto dell'Unione Industriali Torino con l'Amma, sette scuole della città si sono divise in gruppi con l’obiettivo di creare un giocattolo la cui unica caratteristica vincolante era la mobilità, un oggetto dedicato al divertimento in grado di muoversi. Il risultato sono state 26 invenzioni e una giuria di esperti decreterà i vincitori per ogni fascia di età. 

Ma sarà una sola classe quella che potrà partecipare all’evento nazionale conclusivo del progetto di Federmeccanica che si terrà proprio nella regione Piemonte il 16 maggio con 500 studenti da tutta Italia. Però, i giovani non sono gli unici che possono trarre vantaggio dalla tecnologia che può cambiare il mondo del lavoro per i cittadini piemontesi. 

Infatti, l’educazione è cruciale e deve essere accessibile a tutti. Per questo, la partnership tra Exar Social Value Solutions, Fondazione Links e Associazione Syx ha lanciato il percorso formativo gratuito DigitalBost per i disoccupati e inoccupati tra i 34 e i 50 anni del Piemonte. Grazie alla collaborazione di imprese locali, i partecipanti a questo corso avranno accesso a una formazione digitale di base e a un percorso di specializzazione personale. Con frequenza possibile anche online, DigitalBost è un’iniziativa unica che si ripeterà anche a fine estate 2024 e nei primi mesi del 2025. 

La regione Piemonte è nona in Italia per competenze digitali e terza per digitalizzazione delle imprese. Ma sono progetti come quello di Federmeccanica e come il corso DigitalBost che possono davvero fare la differenza e portare l’eccellenza piemontese ad un livello ancora più alto, sempre più tecnologico. 

Tra le realtà locali che sono ancora indietro nella transizione digitale ci sono le piccole e medie imprese (PMI). Secondo uno studio dell'Osservatorio Economico della Federazione Medie e Piccole Imprese (Fmpi), solo il 21% delle PMI piemontesi ha un livello alto di digitalizzazione, una percentuale che arriva al 75% nelle grandi aziende. 

Le ricerche dell’Osservatorio Fmpi rivelano due ragioni per cui la transizione digitale è lenta. Uno è la difficoltà di adottare software gestionali per attuare un cambiamento gestionale e culturale, non solo di lavoro. L’altra ragione è l’assenza di competenze specialistiche e di figure lavorative che sappiano usare e sfruttare la tecnologia, non solo gli access point per essere connessi sempre e dovunque, ma anche innovazioni come l’intelligenza artificiale (IA), i robot per le industrie e la realtà virtuale per i giochi. 

In fondo, i piemontesi sono utenti tecnologici, che fanno sempre più acquisti high-tech e che riconoscono i vantaggi dell’IA. Un’indagine di mercato rivela che, nel primo trimestre del 2024, sono aumentati gli acquisti high-tech in regione. In particolare, sono cresciuti quelli di telefonia (+28%), computer (+15%) e di elettronica (+14%). Italiani e piemontesi scelgono interruttori wi-fi, smart speaker smartphone.

Invece, i torinesi scelgono l’intelligenza artificiale per tradurre testi e diagnosi mediche e affermano di avere fiducia verso questa tecnologia con ben il 95% dei cittadini che ha sentito parlare dell’IA. I torinesi credono che questa innovazione può, in particolare, supportare la pubblica amministrazione, l’accesso alla cultura e lo shopping con esperienze sempre più personalizzate. 

Insomma, i vantaggi sono più degli svantaggi, sia per la vita quotidiana che per il lavoro. Online, tutti i cittadini piemontesi possono imparare, come confermano progetti regionali per la digitalizzazione.

Richy Garino

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