Giungono dal Comando provinciale dei Carabinieri i primi elementi utili a meglio comprendere la dinamica del terribile incidente che nel pomeriggio di ieri, mercoledì 17 aprile, è costato la vita a due cittadine tedesche, classe 1989 e 1992, mentre altri due loro connazionali, entrambi classe 1988, sono ricoverati l’uno in prognosi riservata all’ospedale "Santa Croce" di Cuneo, dove è stato portato con l’elicottero del 118, l’altro – il 36enne che era alla guida – a Verduno.
Una comitiva di turisti in viaggio nelle Langhe, confermano i militari spiegando che per rendere note le generalità delle vittime, ricostruite non senza fatica nelle ore successive allo schianto avvenuto a metà pomeriggio lungo la strada provinciale 287, al confine tra i territori di Vezza d’Alba e Canale, si attende il via libera del Consolato tedesco, che in queste ore si sta preoccupando di avvisare i parenti delle due donne, le cui salme sono state composte nelle camere mortuarie dell'ospedale "Michele e e Pietro Ferrero".
I primi accertamenti effettuati dalla locale Compagnia dei Carabinieri avrebbero intanto confermato quella che ai soccorritori era subito parsa come una delle possibili cause dell’uscita di strada e del conseguente volo compiuto dalla Audi A5 con a bordo i quattro prima di schiantarsi a terra nel cortile di un’abitazione. L’auto, confermano i rilievi, avrebbe viaggiato a circa 160 km orari: una velocità stimata decisamente eccessiva per quel tratto stradale, lungo una provinciale secondaria, con una carreggiata dalle dimensioni non particolarmente generose, caratterizzata da numerose curve.
L’altro dato, emerso dai primi accertamenti, riguarda le condizioni psicofisiche del guidatore. Secondo i test effettuati dai sanitari l’uomo si sarebbe messo al volante dell’auto con un tasso alcolemico nel sangue di 1,7 grammi per litro, ben superiore agli 0,5 grammi del massimo consentito dalla legge. Una circostanza questa che è costata all’uomo l'arresto per omicidio stradale aggravato da parte dei Carabinieri della Compagnia di Alba.
Il conducente si trova ora piantonato presso l’ospedale di Verduno, a disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Asti, che coordina le indagini.
