A Neive si è entrati già in clima elettorale: dopo la sindaca attuale Annalisa Ghella, che già da settimane ha annunciato la sua ricandidatura, ora è il turno di Paolo Piccinelli, avvocato, per più di 30 anni carabiniere, figlio di Franco, scrittore e giornalista, che a Neive è stato un'istituzione. Ha deciso di scendere in campo, "convinto da un gruppo di amici e professionisti intorno a una serie di idee che sono diventate un programma". Ed è pronto a convincere anche chi storce il naso perché non è residente in paese, ma nelle Marche.
Perché ha deciso di candidarsi?
"Sono stato contattato da un gruppo di amici e conoscenti che mi hanno chiesto se avessi voglia di fare il capolista di una coalizione. Mi hanno illustrato quelli che potevano essere i punti, le linee del programma. Alcune cose le ho ulteriormente indicate io: ci sono state affinità e condivisione di intenti e così ho deciso di accettare questa sfida. Per me è un motivo di orgoglio, mio padre è sempre stato molto legato a Neive e ha fatto tanto per il paese e vorrei anche dare il mio contributo".
Il suo legame con Neive?
"Non sono nato qui, ma a Roma dove mio padre, a quel tempo, lavorava, però a Neive ho trascorso interi periodi della mia vita. Ho tuttora amici neivesi, tra cui il mio testimone di nozze. Con il paese ho davvero un legame molto stretto".
Quali sono le priorità del vostro programma?
"Riqualificare completamente il Centro Sportivo per farlo ridiventare un punto di attrazione per tutti i giovani. Quando ero piccolo e partecipavo all'Estate ragazzi, ricordo che rappresentava un momento di aggregazione straordinario e deve tornare a essere un punto di riferimento per la comunità e le attività sportive. Vorremmo rivedere la geometria anche della piazza principale di Borgonuovo, cercando di renderla un po' più funzionale, anche per poter organizzare degli eventi. Una particolare attenzione deve essere data alle contrade, sia in termini di sicurezza, ma anche di cura delle strade, di illuminazione che in molti punti non c'è. E poi bisogna pensare agli anziani".
Con una proposta?
"Vorremmo creare un centro, un punto di aggregazione dove organizzare eventi con una certa periodicità e sempre per gli anziani cercare di realizzare un polo sanitario nel quale magari far convergere tutti i medici di base presenti sul territorio. E poi c'è il turismo, Neive fa parte del territorio Unesco, insieme a Langhe e Monferrato, dobbiamo puntare sempre più sulla qualità, organizzando magari pochi eventi, ma di livello diffusi in tutta la zona".
Altri temi che avete in agenda?
"Siamo molto attenti anche al discorso dell'associazionismo, che costituisce per noi uno strumento fondamentale per portare avanti quelle che sono le nostre idee. Mi riferisco in particolare alla Proloco, ma anche a tutte le altre associazioni che ci sono sul territorio e anche alla Bottega dei Quattro Vini, che ritengo un ente fondamentale per far conoscere il paese. Dobbiamo riportare Neive al centro delle Langhe, al centro della provincia di Cuneo, come per tanti anni è stata".
Ci parli un po' del suo curriculum.
"Ho tre lauree, quattro master, sono criminologo e Senior Security Manager. Vanto una esperienza trentennale nell'Arma dei carabinieri fino ad aver ricoperto il ruolo di generale e di sei anni nella sicurezza privata. Per tre anni sono stato a capo della sicurezza nella sede Rai di Roma e in tutte le sedi regionali per gestire l'emergenza sanitaria. Svolgo la professione di avvocato con studio a Civitanova Marche e Roma: probabilmente, ne aprirò un altro a Neive visto che mi trasferisco".
Dove è residente?
"A Civitanova Marche. Ne approfitto per fare una precisazione: non farò il sindaco part-time. Quando ho deciso di fare questa scelta, l'ho condivisa con la mia famiglia e ci ho riflettuto attentamente. A Neive ho un'abitazione in cui passerò tutto il tempo necessario, con grande piacere, la mia famiglia resterà, invece, a Civitanova Marche,ma mi raggiungerà spesso perché condivide con me questo mio percorso".
La sua lista si chiama "Insieme per Neive".
"Sono state messe insieme varie sfaccettature del paese, coinvolgendo diverse professionalità, tra cui anche persone con esperienze ventennali presso l'amministrazione comunale di Neive. Abbiamo chiamato dei giovani, insieme a professionalità che sono molto vicine al mondo della scuola. Abbiamo inoltre chiamato la comunità macedone che a Neive è molto integrata e importante".