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Attualità | 12 febbraio 2024, 15:30

Con la 22esima edizione di “Adotta uno scrittore” del Salone del Libro coinvolte anche scuole e un carcere della provincia di Cuneo

Tra le autrici e gli autori adottati: personalità del mondo della narrativa, del giornalismo, dell’illustrazione, dell’ambiente, della musica e dello sport. Appuntamenti a febbraio, marzo, aprile e maggio. Incontro conclusivo il 13 maggio

Annalena Benini, direttrice del Salone internazionale del Libro di Torino per il triennio 2024-2026

Annalena Benini, direttrice del Salone internazionale del Libro di Torino per il triennio 2024-2026

I numeri dell’edizione 2024

L’edizione 2024 coinvolge 40 istituti scolastici italiani: 9 scuole primarie (scuole elementari), 9 scuole secondarie di primo grado (scuole medie); 12 scuole secondarie di secondo grado (scuole superiori); 1 scuola superiore in ospedale (ovvero la Sezione Ospedaliera dell’Istituto Gobetti Marchesini Casale Arduino presso l’Ospedale Infantile Regina Margherita). Quest’anno sono 7 le classi attive presso Case di Reclusione e Case circondariali (nelle città di Torino, Ivrea, Alessandria, Saluzzo, Genova, Bologna, Reggio Calabria) e 1 classe presso un Istituto Penale Minorile (Istituto Penale Minorile Ferrante Aporti).

Per la prima volta partecipa una classe di minori stranieri non accompagnati e studenti recentemente arrivati in Italia che ancora non parlano la lingua italiana o la parlano poco (presso il Cpia 3, sede Castello di Mirafiori, Torino). E, sempre per la prima volta, sarà attivata un’adozione residenziale: l’autrice Giusi Quarenghi sarà ospite per una settimana ad Atena Lucana, in provincia di Salerno, per tenere gli incontri all’Istituto comprensivo Sala Consilina Viscigliete.

 

Nel corso degli anni sono state portate a termine 511 adozioni per un totale di 14.430 studentesse e studenti, dalla scuola primaria alle università fino agli istituti carcerari, coinvolgendo 331 tra gli autori e le autrici più importanti della letteratura italiana degli ultimi quarant’anni.

 

Adotta uno scrittore sul Bookblog

Anche quest’anno Adotta uno scrittore avrà uno spazio sul Bookblog, la piattaforma digitale del Salone curata dagli studenti per raccontare attraverso articoli, interviste, reportage le iniziative del Salone del Libro nel corso di tutto l’anno. Autori, studenti e docenti costruiranno insieme un racconto partecipato di Adotta uno scrittore, rendendo i contenuti fruibili liberamente su bookblog.salonelibro.it. Un’apertura alla condivisione e al dialogo tra autori e lettori, nonché un passo avanti per raggiungere un pubblico più vasto.

 

I video

Sul canale YouTube del Salone (playlist Adotta uno scrittore) sono disponibili le sei video-pillole “Si fa presto a dire Adotta”2023 (realizzate dal regista Fabio Ferrero con la partecipazione dello scrittore Raffaele Riba), un racconto emozionante dell’edizione 2023 attraverso l’esperienza di studentesse e studenti di sei istituti tra quelli aderenti al progetto.

Sempre su YouTube del Salone si può accedere alle video pillole “Si fa presto a dire Adotta” 2022 (realizzate con la scrittrice Giusi Marchetta) video che ripercorre i vent’anni di Adotta uno scrittore, un documentario di Fabio Ferrero, che, attraverso le parole e le voci di studentesse, studenti, autori e autrici, riproporrà i temi, le atmosfere e le riflessioni scaturite dal confronto e dalla lettura dei libri.

Anche per l’edizione 2024 sono previsti video che racconteranno il progetto.

 

Tutti i partner

Adotta uno scrittore è un progetto del Salone Internazionale del Libro di Torino, sostenuto dalla Consulta delle Fondazioni di origine bancaria del Piemonte e della Liguria, in collaborazione con la Fondazione con il Sud, il Provveditorato regionale dell'amministrazione penitenziaria per il Piemonte, Liguria e Valle D'Aosta, il Cesp, Centro studi scuola pubblica – Rete nazionale delle scuole ristrette.

 

Le dichiarazioni

 «Adotta uno scrittore è una finestra che si apre sul mondo: è l’occasione per i giovani di incontrare e creare un legame con gli autori, di appassionarsi alla lettura, di cercare risposte ma anche domande, di crescere come studenti e come futuri cittadini. La Consulta delle Fondazioni di origine bancaria piemontesi e liguri sostiene fin dalla prima edizione questo prezioso progetto che da oltre vent’anni entra nelle scuole, ma anche in alcuni luoghi di marginalità, come gli ospedali e gli istituti carcerari e, per la prima volta, anche in una classe di minori stranieri non accompagnati». Fabrizio Palenzona, Presidente della Consulta delle Fondazioni di origine bancaria del Piemonte e della Liguria 

«Anche quest’anno la Fondazione rinnova il sostegno a questa importante iniziativa del Salone Internazionale del Libro di Torino. Un’occasione fondamentale di crescita per tanti ragazzi, che permette loro non solo di avvicinarsi alla lettura, ma di farlo con l’accompagnamento di scrittori, giornalisti ed esponenti della cultura, affrontando temi di importanza cruciale per la nostra società. L’impegno della Fondazione per la promozione della lettura rientra in un’attenzione generale al tema, come testimoniano anche i 34 progetti selezionati attraverso 3 edizioni del bando Biblioteche e comunità, promosso con il Centro per il libro e la lettura in collaborazione con ANCI, per valorizzare le biblioteche comunali del Mezzogiorno come spazi di inclusione e rigenerazione urban». Stefano Consiglio, Presidente Fondazione CON IL SUD 

«Adotta uno scrittore è un progetto talmente importante che servirebbe un Salone apposta per raccontarlo. E’ un filo di seta che per tutto l’anno tiene insieme i ragazzi e gli autori, e fa crescere relazioni umane, illuminazioni, incontri fondamentali o semplicemente la possibilità di fare un tratto di strada insieme. Il senso è proprio questo: insieme. I ragazzi (delle scuole primarie fino alle università, i ragazzi ristretti negli istituti minorili, le persone nelle case circondariali e di reclusione) hanno un tempo di incontro con scrittori, artisti, giornalisti, fumettisti, esperti che non si risolve in pochi minuti di ascolto, ma che mira a costruire un rapporto, un piccolo viaggio, che vuole offrire lo spazio per ascoltare e parlare, confrontarsi e poi pensarci sopra, ritornare e dire finalmente quella cosa che non si era riusciti a pronunciare prima, che creava un nodo in gola. Questo filo di seta negli anni è diventato sempre più colorato e resistente, e ci fa sentire legati senza mai stringere, moltiplica le energie dei ragazzi e anche degli adottati. Rende la vocazione del Salone del libro di Torino ancora più salda e laboriosa». Annalena Benini, direttrice editoriale Salone Internazionale del Libro di Torino

c.s.

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