“Celebrare il Giorno del Ricordo significa rivivere una grande tragedia italiana, vissuta allo snodo del passaggio tra la II guerra mondiale e l’inizio della guerra fredda. Un capitolo buio della storia che causò lutti, sofferenza e spargimento di sangue innocente”.
Lo afferma il Senatore della Lega Giorgio Maria Bergesio, nel giorno dedicato al ricordo della tragedia delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata.
“Ma oggi ricordiamo anche i circa 350 mila italiani istriani, fiumani e dalmati, che dopo la fine della guerra furono costretti ad abbandonare le loro case e le terre dove erano nati e cresciuti, per sfuggire al disegno di conquista territoriale e di egemonia rivoluzionaria del comunismo di Tito. Solo dopo la caduta del muro di Berlino una paziente e coraggiosa opera di ricerca storiografica, non senza inaccettabili tentativi di delegittimazione, ha fatto piena luce sulla tragedia delle foibe e sul successivo esodo, restituendo questa pagina alla storia e all’identità della nazione. L’istituzione, nel 2004, del Giorno del ricordo, votato a larghissima maggioranza dal Parlamento ha suggellato questa ricomposizione, ed oggi, con il disegno di legge proposto dalla Lega, finalmente onoriamo la memoria di tanti italiani vittime del regime comunista di Tito”, dice Bergesio, commentando il disegno di legge, di cui è tra i firmatari, approvato in Senato, che prevede la promozione della conoscenza della tragedia delle foibe e dell'esodo giuliano-dalmata nelle giovani generazioni.
“Noi non dimentichiamo. Il Parlamento italiano sta finalmente compiendo un atto di umanità e giustizia, nel solco della battaglia storica della Lega che finalmente trova compimento. Il ddl è un passo importante per tramandare il ricordo dell’esodo giuliano-dalmata e di bambini, donne e uomini uccisi dalla violenza comunista, un’intera generazione annientata perché colpevoli di essere italiani. E’ fondamentale onorarne la memoria e trasmettere la conoscenza di questi avvenimenti, troppo a lungo vergognosamente dimenticati, alle giovani generazioni, affinchè tutto questo non accada mai più”, conclude il Senatore Bergesio.