Riceviamo e pubblichiamo.
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Gentile direttore,
ho letto con commozione la lettera di quel paziente (penso di Valdieri) che elogia la sanità del "Santa Croce" (leggi qui).
Mi unisco a lui a ringraziare quei medici e infermieri che fanno l’impossibile per dare onore a un servizio che la sanità ha un po’ trascurato.
Io, cuneese, adesso abito a Bergamo e lo stesso posso dire dell’ospedale "Papa Giovanni". Poi vedo che la sanità da queste parti ha fatto proliferare le cliniche private che si fanno soldoni coi rimborsi statali e con le prestazioni a pagamento. Per poi non dire che la maggiore parte dei loro reparti sono subappaltati a cooperative.
Facciamola funzionare, ma torniamo alla sanità pubblica come fino ad ora è rimasta a Cuneo. Se poi qualcuno vuole chiudere queste efficienze per fare entrare i privati ricordo che è troppo facile acquisire business coi soldi della comunità. Non abbiamo bisogno di cattedrali, ma di personale e investimenti in macchinari.
Lettera firmata














