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Attualità | 11 dicembre 2023, 14:03

Condanna a Roggero, sulle parole del procuratore la Lega all'attacco: "Si apra procedimento disciplinare" [VIDEO]

Il capo della Procura astigiana aveva commentato la sparatoria parlando di "immagini agghiaccianti". Ora precisa: "Non sono entrato nel merito della situazione psicologica del gioielliere. Sicuramente ha le sue ragioni, le ha potute esprimere, ma quelle non sono scene che possono lasciare indifferenti"

Biagio Mazzeo, giunto alla guida della Procura della Repubblica di Asti nell'ottobre 2022. Precedentemente e per sette anni aveva guidato quella di Lanusei, in Sardegna

Biagio Mazzeo, giunto alla guida della Procura della Repubblica di Asti nell'ottobre 2022. Precedentemente e per sette anni aveva guidato quella di Lanusei, in Sardegna

"Quello che ho espresso è stata la sensazione avuta dalla visione del filmato reso pubblico in occasione di un’udienza della corte d’assise e poi diffuso dagli organi di stampa. Per me è stato brutto a vedersi. E’ stata un’esperienza negativa. Ovviamente non sono entrato nel merito di quella che può essere stata la situazione psicologica del gioielliere. Sicuramente lui ha le sue ragioni, le ha potute esprimere, però obiettivamente quelle scene non sono scene che possono lasciare indifferenti".  

Parole del procuratore della Repubblica di Asti Biagio Mazzeo, che al nostro giornale ribadisce le proprie valutazioni sul tragico fatto di Grinzane Cavour e sulla condanna arrivata una settimana fa a carico del gioielliere Mario Roggero, valutazioni già oggetto di attenzioni nei giorni scorsi da parte della stampa nazionale. 

Immagini, quella della sparatoria di frazione Gallo, che il responsabile della Procura astigiana aveva giudicato come "agghiaccianti", descrivendo con questo "una sensazione che non cambia anche se chi ha sparato è una persona per bene".

Parlando col "Corriere della Sera" Mazzeo aveva parlato di uno svolgimento dei fatti "completamente al di fuori del caso della legittima difesa" e valutato come "mite" la pena di 17 anni di reclusione cui è stato condannato il 68enne commerciante, tenendo conto "dei limiti di legge" e che "la pena minima per un singolo omicidio è di 21 anni".

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Interpellato sul punto dal nostro giornale, il dottor Mazzeo interviene poi sul notevole interventismo assunto sul caso dal mondo della politica, con manifestazioni di solidarietà e vicinanza a Roggero arrivate in particolare dal ministro e segretario della Lega Matteo Salvini. "Sinceramente pensavo che questa vicenda rimanesse confinata nelle cronache locali – ammette Mazzeo ai nostri microfoni –. Non vedevo la ragione adesso di sollevare una polemica di questo genere". 

"Io le dinamiche politiche le capisco fino a un certo punto", chiude scherzando Mazzeo, forse non al corrente del fatto che intanto le sue dichiarazioni si sono attirate gli strali di un altro esponente della Lega, Davide Bellomo, 53enne marchigiano, componente della Commissione Giustizia della Camera

"Uno dei problemi della giustizia italiana, purtroppo non il solo, è lo smodato protagonismo di tanti magistrati – le parole del parlamentare leghista riportate dall’agenzia Adnkronos –. Non ha saputo sottrarsi a questa deplorevole tentazione neppure il dottor Biagio Mazzeo, capo della Procura di Asti, che si è preso la briga di commentare ripetutamente con la stampa la spropositata condanna a 17 anni del gioielliere Mario Roggero per l'omicidio di due rapinatori. Al dottor Mazzeo vorrei ricordare che, secondo il decreto legislativo che elenca gli illeciti disciplinari dei magistrati, è fatto 'divieto di rilasciare pubbliche dichiarazioni o interviste che riguardino i soggetti coinvolti negli affari in corso di trattazione, ovvero trattati e non definiti con provvedimenti non soggetti a impugnazione ordinaria, quando sono dirette a ledere indebitamente diritti altrui'. Il comportamento del procuratore di Asti, dunque, in palese violazione della norma, non solo ha ignorato il principio costituzionalmente garantito della presunzione d'innocenza, ma ha anche potenzialmente influenzato l'opinione pubblica in un momento in cui la riservatezza e l'oggettività dovrebbero essere sovrane". 

Da qui la richiesta di Bellomo, affinché il procuratore "venga sottoposto al relativo procedimento disciplinare per violazione della norma che disciplina e punisce il comportamento dei magistrati nella gestione del proprio ufficio".

Ezio Massucco

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