«Dio ha una fiducia immensa nell’umanità e crede nella sua bellezza tanto da donarci suo Figlio». Con la benedizione del parroco don Gilberto Garrone, oggi, 8 dicembre, si è alzato il sipario sul grandioso presepe artistico nella chiesa della Croce, a Bra.
Tante autorità presenti, tra le quali il sindaco Gianni Fogliato e il consigliere provinciale Bruna Sibille, salutate dall’avvocato Pier Giorgio Pirra, presidente del comitato chiesa della Croce, che ha narrato la storia dell’installazione, nata dall’idea del compianto Michele Vola.
Si potrà ammirare domenica 10 e domenica 17 dicembre dalle ore 15 alle ore 19. E poi da domenica 24 dicembre fino a domenica 7 gennaio 2024, aperto tutti i giorni dalle ore 15 alle ore 19.
L’ingegno e la passione, uniti all’arte e alla devozione cristiana di fare il presepe, rendono quello della Croce un’opera unica nel suo genere, come sovente lasciano scritto i visitatori sul registro dei commenti.
Anche quest’anno l’Associazione Presepe della Croce ha messo in mostra una rappresentazione elettromeccanica di sicuro impatto scenografico che sarà in grado di toccare le corde del cuore. Al centro, il significato più pieno del presepe, che vuole essere un veicolo di pace e speranza nel segno dell’Amore incarnato.
Il richiamo ai nobili valori della condivisione e della vicinanza ai più deboli è dato dai molteplici messaggi di pace comunicati da una ricostruzione animata, che sembra prendere vita negli occhi di chi osserva. Merito di un’azione laboriosa a più mani, che ha richiesto tempo e anche sforzi economici volti a garantire la conservazione degli ambienti espositivi che contano ben 80 movimenti.
È nel Natale del 1992 che un gruppo di amici decise per la prima volta di rappresentare nella chiesa della Croce il mistero della Natività e da allora sono passati ben 31 anni di passioni e mostre.
Attualmente, l’Associazione Presepe della Croce continua ad adoperarsi in questo settore con dedizione ed entusiasmo ed è composta da un cenacolo di sei volontari che coltivano e tramandano una tradizione religiosa e popolare dalle mille sfaccettature.
L’opera si estende su una superficie di circa 30 metri quadrati con lo scopo di emozionare lo spettatore, di prenderlo per mano e di condurlo per qualche istante in un luogo fuori dal tempo, dove rivivere la magia del Natale.
Il presepe viene allestito con grande impegno e ogni anno viene smontato e ricostruito con novità importanti. Decine di statue meccaniche riempiono l’orizzonte, creando scene di vita quotidiana.
E poi c’è la riproduzione della comunità braidese, descritta nei suoi momenti di lavoro, di svago e di festa, che suscita sempre un’intensa suggestione, perché vedere il paesaggio, le abitazioni e gli antichi mestieri, riporta alle narrazioni dei nostri padri, madri e nonni. Storie che parlano del Natale di ieri e di oggi.
Non resta che farci un salto, ricordando che l’ingresso è libero ad offerta, con il ricavato che sarà destinato alla onlus S.O.S. Bra chiama Bra, la rete di solidarietà che sostiene le famiglie più in difficoltà. Perché sia il Natale di tutti.