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Attualità | 06 dicembre 2023, 10:31

Nursing Up: "Alta l’adesione dal Cuneese allo sciopero di infermieri, professionisti della sanità e medici"

Il segretario Stefano Rosso: "Nostra battaglia anche per difendere la sanità pubblica, che con quest'ultima manovra rischia di non rialzarsi più"

Alcune immagini dalla protesta di ieri

Alcune immagini dalla protesta di ieri

Una "folta delegazione" di infermieri e professionisti della sanità partita da Cuneo ha preso parte ieri alla manifestazione organizzata in piazza Bengasi a Torino dalla sigla Nursing Up assieme ai medici di ANAAO-Assomed e CIMO-FESMED, protagonista di un corteo che si è mosso alla volta del Palazzo della Regione in via Nizza. Quasi un migliaio tra infermieri e professionisti della sanità hanno sfilato a difesa della professione. In tutta la regione migliaia di infermieri e professionisti della sanità hanno incrociato le braccia.

Tra i partecipanti il segretario aziendale Nursing Up dell’Asl Cn1 Stefano Rosso: “Infermieri, personale sanitario afferente al comparto e dirigenti medici – dice – si sono trovati affiancati per protestare contro la manovra del governo che rappresenta di fatto una lesione dei diritti acquisiti, oltre che un ennesimo schiaffo ai tanto onorari 'eroi' che oggi vengono invece svenduti. Come svenduto viene il diritto a una sanità efficiente della popolazione. L'adesione allo sciopero è stata alta, e la partecipazione alla manifestazione ne è stata la prova. Siamo consapevoli di aver creato un disservizio alla popolazione, garantendo in ogni modo le attività essenziali, ma la nostra è una battaglia che portiamo avanti anche per difendere la sanità pubblica che, con quest'ultima manovra, rischia di non rialzarsi più".

"Speriamo che i cittadini capiscano le nostre richieste e che ci supportino – aggiunge Rosso – affinché tutti possano beneficiare della nostra professionalità, che non mancherà mai ma che deve essere giustamente riconosciuta e onorata. E non solo a parole. Ci consideriamo soddisfatti della riuscita dello sciopero ma attendiamo che la politica realizzi gli errori che sta commettendo e che torni sulle sue decisioni rivedendo la legge di bilancio”.

Redazione

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