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Scuola e corsi | 29 novembre 2023, 07:09

Mondovì, al via i lavori per il nuovo "Baruffi" all'inizio del 2024. Il sindaco Robaldo: "Grande responsabilità"

Ecco come potrebbe essere riorganizzata l'edilizia scolastica delle superiori a Piazza, con il recupero di 'contenitori vuoti' e sedi unitarie per licei e alberghiero

Una veduta aerea del nuovo "Baruffi"

Una veduta aerea del nuovo "Baruffi"

Una progettazione ampia, complessa, ma allo stesso tempo rivoluzionaria potrebbe ridisegnare il volto delle scuole superiori a Mondovì, mantenendole a Piazza, come richiesto negli anni dai cittadini. 

Tanti i tasselli e i nodi da sciogliere, in un percorso ad incastro che è stato presentato interamente, lo scorso venerdì 24 novembre, ai cittadini dal sindaco e presidente della Provincia Luca Robaldo

IL NUOVO BARUFFI

Dovrebbe essere consegnato oggi, mercoledì 29 novembre, l'appalto per la costruzione del nuovo edificio scolastico che ospiterà il "Baruffi" di Mondovì.

La nuova struttura, come anticipavamo, verrà realizzata in via della Polveriera, vicino alla nuova palestra e ospiterà 400 alunni oltre a docenti e collaboratori. Circa 13,7 milioni l'investimento complessivo per l'opera, grazie alla vittoria del bando PNRR (Missione 2 – Rivoluzione Verde e transizione ecologica - "Costruzione di nuove scuole mediante sostituzione di edifici", finanziato dall'Unione Europea - Next Generation EU).

Ad aggiudicarsi i lavori è stata la S.C.C. Costruzioni di Mondovì,  il cronoprogramma prevedere la partenza dei lavori entro il 31 marzo 2024 e la consegna del nuovo edificio per il 2026

L'edificio, con l'accordo del Ministero, verrebbe abbattuto solo dopo la costruzione della nuova scuola, riducendo al minimo i disservizi per gli studenti. 

[La collina di Piazza ora]

Una volta demolito il vecchio "Baruffi" e costruita la nuova struttura alla Polveriera, in via Enzo Tortora verrà realizzata una nuova area verde, un parco con un camminamento pedonale e il mantenimento dell'accesso alla palestra scolastica (che non verrà demolita, ndr).

[La collina di Piazza dopo l'intervento]

In questo modo si ovvierà al problema dell'affitto di "strutture mobili" come era stato necessario fare per l'asilo nido di via Ortigara, allestito temporaneamente nel piazzale degli artigiani.

Perché abbatterlo? Come spiegato nella riunione con i cittadini (leggi qui): "Si tratta di un edificio che più di altri è vulnerabile a livello sismico e, nonostante sia stato progettato dai noti architetti Gabetti e Isola, non ha vincoli di tipo storico-artistico ed è collocato su una parte fragile della collina di Piazza."

I LICEI 

A questo punto il  "Vasco Beccaria Govone" potrebbe trovare 'casa' nei locali del padiglione Michelotti, parte dell'ex ospedale Santa Croce di Piazza, proprietà dell'ASL con la quale sono in corso le trattative per l'acquisizione, che verrebbe fatta dalla Provincia.

Il progetto sarebbe poi quello di dar vita a un partenariato pubblico privato con l'Editel di Nucetto, proprietaria dell'edificio delle ex carceri di Piazza, (abbandonate dal 1982).

[Un possibile rendering dello scenario futuro]

Il risultato dovrebbe essere la rifunzionalizzazione delle ex Carceri, con la collocazione di uffici, segreterie e presidenza e l'abbattimento del Michelotti con la costruzione sullo stesso sedime di un nuovo edificio che ospiterebbe tutti i licei.

ALBERGHIERO

L'alberghiero in questo progetto troverebbe quindi spazio nella sede di piazza IV novembre dove potrebbe occupare le aule che oggi ospitano i licei. 

Intanto, proseguono i lavori di rimessa in pristino dell'edificio "20 aule" lambite dalla frana del 2017 ed entro gennaio dovrebbe esserci il progetto definitivo.

A questo punto sia licei che alberghiero avrebbero per la prima volta una sede unitaria e, si vedrebbero riutilizzati due "contenitori vuoti": Il Michelotti e le ex Carceri, che andrebbero così a sommarsi al recupero della ex Scuole medie di Piazza in via delle scuole che, come annunciato negli scorsi mesi (leggi qui), diventeranno, a gennaio, la sede della Casa delle Associazioni, spazio pensato per dare uno spazio proprio alle associazioni culturali della città .

PIAZZA D'ARMI 

L'ultima novità riguarderebbe piazza d'Armi e le 'ex Rolfi', che verrebbero abbattute, consentendo di recuperare superficie per un'area verde, con la  ricostruzione dell'asilo. Piazza d'Armi diventerebbe un parco verde a servizio dell'asilo, del polo scolastico e dei cittadini e nel sotterraneo della piazza verrebbe realizzato un parcheggio coperto a servizio del rione.

"Sentiamo grande la responsabilità di definire il percorso risolutivo dei problemi di edilizia scolastica superiore della nostra città. - commenta il sindaco Luca Robaldo che, lo scorso venerdì 24 novembre, ha incontrato i cittadini per illustrare le progettazioni - "Con volontà ed umiltà siamo al lavoro in questo senso fin da inizio legislatura ed abbiamo ritenuto corretto informarne direttamente i cittadini. Continueremo in questo senso".

Arianna Pronestì

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