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Economia | 03 agosto 2023, 07:09

Ferrero, 515 milioni di utili (in calo) per le tre holding della famiglia industriale albese

Risultato 2022 inferiore di 118 milioni rispetto all’esercizio precedente. Nei nomi delle casseforti le iniziali degli eredi di Giovanni e Pietro

Lo stabilimento albese di Ferrero

Lo stabilimento albese di Ferrero

Un totale di 515,5 milioni di euro, in calo di 118,9 milioni rispetto ai 634,4 milioni dell’esercizio precedente. A tanto ammontano gli utili 2022 delle tre società lussemburghesi cui fanno capo la galassia di società consolidate (104) e stabilimenti produttivi (32) coi quali, per il tramite di Ferrero International, la multinazionale dolciaria albese opera nei 55 Paesi del mondo in cui è presente, vendendo i propri prodotti in oltre 170.

A riferirlo "Il Sole-24Ore", che ha visionato i bilanci delle società Bermic e Gmbf, entrambe possedute da Giovanni Ferrero, secondogenito di Michele e presidente esecutivo del gruppo, e quelli della M2J Holding, posseduta invece dagli eredi del fratello Pietro, scomparso nel 2011 a 48 anni.

La capogruppo Ferrero International – ricorda il quotidiano di Confindustria – è in realtà posseduta al 100% da un altro veicolo finanziario, la holding Schenkenberg, società anch’essa di diritto lussemburghese a sua volta controllata dalle tre cassaforti di famiglia: per il 49,01% dalla Bermic, per il 25,98% dalla Gmbf e per una quota vicina al 17% da M2J Holding.

Ragioni sociali dietro alle quali si celerebbe peraltro una curiosità: le denominazioni scelte per tali società rappresenterebbero infatti acronimi dei nomi di famiglia. Se Bermic rimanda a quelli di Bernardo e Michele, figli di Giovanni, Gmbf racchiude le iniziali di Giovanni e dei figli, insieme al cognome della famiglia; in M2J si trovano invece le lettere iniziali di Marie Eder, Michael e John, figli di Pietro.

Il totale degli utili 2022, in calo del 18,7% rispetto a quello fatto seguire dodici mesi prima, arriverebbe per 375 milioni dalla Bermic, titolare di asset per 16,4 miliardi di euro. A fine 2021 erano 448,7. A Gmbf si riconduce un patrimonio pari a 6,4 miliardi, per un utile 2022 di 43 milioni, contro i 52,1 del 2021. Pari a 97,5 milioni (erano 133,6) l’utile di M2J, cui si attribuiscono attività per 5,5 miliardi.

Tra le attività possedute dalle due holding che fanno capo a Giovanni Ferrero – rileva ancora il quotidiano di viale dell’Astronomia – figura Cth Invest, società fondata in Belgio nel luglio 2016 e con la quale il presidente esecutivo Giovanni ha realizzato la strategia di acquisizioni messa in atto negli ultimi sette anni rilevando i biscotti Delacre in Belgio, i frollini Kelsen in Danimarca, i biscotti Fox’s in Gran Bretagna, le caramelle Ferrara Candy negli Usa e il produttore di gelati spagnolo Ice Cream Factory Comaker.

Finanziata da Giovanni Ferrero con aumenti di capitale per 1,6 miliardi di euro – intanto fusa con un’altra società, la Cdm International Holding, che a sua volta controllava la finanziaria Teseo Capital Sicav-Sif –, alla società con sede a Watermael-Boitsfort, piccolo comune a sud-est di Bruxelles, farebbero oggi capo attività per circa 5 miliardi di euro.

Ezio Massucco

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