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Attualità | 23 giugno 2023, 13:31

Egea, in Comune lo stato dell’arte sulla trattativa: le proposte sul tavolo, i tempi, l’indagine Gdf

L’obiettivo è di arrivare alla scelta tra Iren e Davidson Kempner entro la metà di luglio. L’azienda ha intanto attivato presso la Camera di Commercio una procedura di 'composizione negoziata' della crisi: a giorni la nomina di un supervisore incaricato di redigere un piano dei pagamenti ai creditori

La sede albese del Gruppo Egea

La sede albese del Gruppo Egea

Le due offerte arrivate giovedì sul tavolo dell’azienda, i tempi previsti per la trattativa, i passi intanto compiuti da Egea per mettere la stessa in sicurezza, l’indagine aperta dalla Procura di Asti con l’ipotesi di false comunicazioni sociali, sulla base di una segnalazione anonima che, date la circostanze, gli inquirenti hanno ritenuto comunque opportuno verificare.

Questi i temi che la 3ª Commissione consiliare del Comune di Alba ha affrontato nella seduta tenuta ieri (giovedì 22 giugno) in municipio: un momento richiesto dalla minoranza e voluto dalla stessa Amministrazione guidata dal sindaco Carlo Bo per fare il punto sulla situazione della multiservizi partecipata dal Comune, suo maggiore azionista pubblico con una quota di poco superiore al 5%, alla luce delle importanti novità giunte nella scorsa settimana.  

All’amministratore delegato di Egea Commerciale Marco Meo il compito di aggiornare i commissari a partire dalle due proposte giunte all’azienda alla scadenza di giovedì scorso. Una, come noto, di Iren, "big del settore, che ha fatto un’offerta più articolata". L’altra da parte di un fondo strategico, Davidson Kempner European Partners, interessato a Egea tramite Thaleia, neonata controllata italiana con la quale il fondo Usa sta investendo in questo comparto nel nostro Paese. "Un fondo – ha spiegato qui Meo – che peraltro agisce in una modalità atipica rispetto ad analoghe realtà, che si muovono in maniera quasi speculativa, entrando nel capitale delle aziende partecipate per poi uscirne già dopo due o tre anni. Al contrario Dk entrerebbe in un'ottica di medio-lungo periodo. Abbiamo aperto un tavolo di negoziazione con entrambi per arrivare a una conclusione al più tardi nella prima decade di luglio", ha specificato l’ad con riferimento al termine posto per la scelta del partner col quale perfezionare l'intesa.

"Entrambe le offerte prevedono che l’operazione si faccia nell’ambito di un 'security package’", ha quindi aggiunto il dirigente, riferendosi all’esigenza di attivare procedure che in questa delicata fase consentano all’azienda di difendersi da possibili azioni revocatorie da parte di creditori o soggetti terzi. "In questo senso, coi nostri advisor legali e finanziari, abbiamo intrapreso proprio oggi (ieri, ndr) una 'composizione negoziata' della crisi. Non una procedura concorsuale, ma uno strumento nuovo, cui si accede tramite la Camera di Commercio", ha fatto sapere Marco Meo.

Nel giro di una settimana l’ente camerale, tramite l’intervento di una commissione di esperti partecipata anche dal tribunale, nominerà quindi un esperto con l’incarico di redigere un piano riguardante in particolare i pagamenti dei creditori.
"Entro cinque giorni – le parole di Meo – la commissione Cciaa deve nominare un esperto, il quale entro due giorni dovrà dare la sua accettazione. Dalla presentazione dell'istanza la società è andata 'in protezione': qualsiasi azione venga fatta sarà garantita dal tribunale e praticamente durante la durata della procedura non ci potranno essere azioni da parte di banche o eventuali soggetti che possano accampare pretese. E questo sino a quando il piano non verrà sviluppato e attuato. E’ uno strumento nuovissimo – ha aggiunto –, che viene consentito alle società che naturalmente non versano in una crisi profonda, ma che possono avere una continuità aziendale, perché altrimenti sarebbero altri gli strumenti cui si dovrebbe far ricorso".

Ad aggiungere utili elementi all’aggiornamento di fronte ai commissari è poi stato l’ex sindaco Beppe Rossetto, figura che dal 2019, su nomina del Comune di Alba, presiede il Consiglio di Sorveglianza della multiservizi.   
"L’offerta di Iren – ha spiegato l’avvocato Rossetto – è al momento più dettagliata, quella del fondo è pure estremamente interessante, ma ancora carente dei dettagli necessari (…). La fase di negoziazione è iniziata e andrà avanti nel mese di luglio, per proseguire ancora a settembre coi necessari confronti da farsi anche coi soci. L’obiettivo è perseverare nella salvezza dell’azienda e dell’interesse generale, del soddisfacimento dei territori, ma anche nell’interesse dei soci e nella salvaguardia dei livelli occupazionali, criteri importanti in questa fase".

Rossetto ha poi specificato come per la supervisione del procedimento amministrativo davanti alla Camera di Commercio la società albese si avvarrà della consulenza dell’avvocato e professore Stefano Ambrosini, avvocato e docente universitario tra i massimi esperti italiani in diritto della crisi d’impresa nonché professionista coinvolto in veste di commissario nominato dal Governo in numerose note crisi aziendali, come quelle di Alitalia, Tirrenia, Siremar, Bertone, Borsalino. A lui l’azienda si era già affidata nei mesi scorsi per valutare l’attendibilità e la correttezza della procedura competitiva avviata per la ricerca di un socio.  

"Ora la commissione della Camera di Commercio – ha proseguito il presidente del Consiglio di Sorveglianza - procederà alla nomina di un esperto attestatore che avrà il compito da un lato di predisporre e attuare un piano ordinato e sicuro di pagamenti, perché in fasi come queste il rischio è di pagare 'non bene', rischiando magari di fare preferenze, mentre il piano dovrà essere seguito in maniera efficace. Un altro aspetto è quello riguardante la protezione dall’aggressione indiscriminata o indebita del patrimonio sociale da parte di terzi. Una procedura che ha una durata massima di un periodo prolungato nel tempo, tendente all'anno. Questo anche perché in entrambi i casi soggetti offerenti metterebbero sul piatto anche della finanza di urgenza, utile per aiutare nel superamento della crisi, ma devono poterlo fare in maniera sicura".

Infine il tema dell’indagine aperta dalla Procura della Repubblica di Asti. "Mercoledì della settimana scorsa si è verificato l’accesso del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Guardia di Finanza di Torino, su incarico della Procura di Asti, per acquisire documenti onde accertare la correttezza dei bilanci che vanno dal 2017 al 2021. Un accertamento come a volte si fa anche da parte dell’Agenzia delle Entrate", ha proseguito Rossetto, confermando come l’ipotesi di indagine sia quella "false comunicazioni sociali", fattispecie di reato che però presuppone "consapevolezza e dolo specifico, per procurare un ingiusto profitto".

"Tutta la documentazione richiesta – ha aggiunto ancora Rossetto – è stata consegnata nel dettaglio nella stessa giornata e quindi ora è al vaglio della Procura. Non ci sono allo stato attuale contestazioni specifiche. Lo stesso procuratore ha detto trattarsi di una segnalazione anonima. Ma è giusto che la Procura abbia valutato di voler andare a vedere", ha concluso Rossetto, considerata proprio la trattativa che la società si appresta a perfezionare in questa fase.

Ezio Massucco

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