“Con il Parco Agrisolare un miliardo di finanziamenti per i settori agricolo, zootecnico e agroindustriale”. Lo dichiara il Senatore della Lega Giorgio Maria Bergesio, Vicepresidente Commissione Attività Produttive, commentando il via libera della Commissione Ue al nuovo decreto del bando Agrisolare, misura del Pnrr, emanato dal Masaf.
Bergesio spiega: “Questa misura, che ha un fondo pari ad un miliardo di euro, vuole favorire interventi per l'autosufficienza energetica del settore agricolo, zootecnico e agroalimentare e prevede finanziamenti a fondo perduto fino all’80% per la realizzazione di impianti fotovoltaici. Rispetto al precedente provvedimento, quello appena autorizzato dall’Ue è quasi raddoppiato”.
Il decreto “Interventi per la realizzazione di impianti fotovoltaici da installare su edifici a uso produttivo nei settori agricolo, zootecnico e agroindustriale” prevede tra il resto l’80% di contributo a fondo perduto per le imprese agricole di produzione primaria su tutto il territorio nazionale nei limiti dell’autoconsumo, con la nuova fattispecie dell’”autoconsumo condiviso”; fino all’80% di contributo a fondo perduto e possibilità di vendita dell’energia prodotta sul mercato, senza vincolo di autoconsumo, per le imprese di trasformazione di prodotti agricoli; il 30% di contributo a fondo perduto e possibilità di vendita dell’energia prodotta sul mercato, senza vincolo di autoconsumo, per le imprese agricole di produzione primaria; il 30% di contributo a fondo perduto e possibilità di vendita dell’energia prodotta sul mercato, senza vincolo di autoconsumo, per le imprese della trasformazione da agricolo in non agricolo; il raddoppio della potenza massima installabile, che passa da 500 kw/p a 1.000 kw/p; il raddoppio della spesa ammissibile per accumulatori, che passa da 50.000 a 100.000 euro; il raddoppio della spesa ammissibile per dispositivi di ricarica che passa da 15.000 a 30.000; il raddoppio della spesa massima ammissibile per beneficiario che passa da un milione a 2.330.000 euro.
Obiettivo della misura è favorire lo sviluppo delle energie rinnovabili e la riduzione dei costi di produzione delle imprese. L’approvvigionamento energetico, infatti, rappresenta oltre il 20% dei costi variabili a carico delle aziende.
“La possibilità di autoprodurre energia da fonti rinnovabili sui propri fabbricati, e quindi senza consumo di suolo, è un grande passo verso la sostenibilità del comparto ma anche un’occasione per abbassare le spese di produzione e, infine, di crescita in competitività del nostro Paese”, conclude il Senatore Bergesio.













