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Bra | 17 giugno 2023, 08:22

La “rinascita” del Medical Center

Nella nuova sede di via Isonzo, il poliambulatorio medico specialistico inaugura l’era dell’avanguardia. Presenti il Governatore Cirio e l’Assessore alla Sanità Icardi

La “rinascita” del Medical Center

Dal 2016 al 2023: un settennio che ha fatto la differenza tra la prima e la “seconda vita” del Medical Center, il poliambulatorio medico specialistico che – il prossimo 20 giugno – darà ufficialmente il via al suo nuovo e ambiziosissimo progetto, voluto e sostenuto da una grande rete di professionisti della filiera sanitaria dietro alla visione strategica del Gruppo Ascom Bra. “Cambiano i tempi e cambiamo noi – sintetizza ironicamente il Direttore Sanitario Camillo Scimone, figura di spessore e di richiamo tanto nella medicina del lavoro, quanto sul fronte di quella sportiva – La storica sede di via Montenero, che in qualche modo ha rimarcato anche geograficamente l’importante partnership e la sinergia operativa con la Casa di Cura ‘Città di Bra’, non era più sufficiente per spazi e specialità. Andava fatto un salto, e con la forza e la determinazione che è propria del privato sociale, è stato finemente progettato, e realizzato. Ma, anche in questo secondo tempo del Medical Center, non mancherà l’integrazione con il Sistema Sanitario Nazionale: le intese e i valori restano gli stessi, ma i talenti e i bisogni sono cresciuti”. Dalla centralità della sorveglianza sanitaria grazie a quella che, nel tempo, si è trasformata in una società dedicata, il Symed Medical Synergy, con la partecipazione allargata del mondo Confcommercio di Alba, Fossano e Savigliano, oltre a Bra, e alla successiva specializzazione nella medicina dello sport - in cui lo stesso Scimone vanta la recente nomina di consulente di attività motoria preventiva nelle aziende da parte della Federazione Medico Sportiva Italiana – è via via subentrata la necessità di strutturare un servizio più vicino alle nuove esigenze del comprensorio cuneese giocando su tre leve distintive: l’avanguardia tecnica e diagnostica, l’integrazione di medici e specialità, infine la tempestività di intervento. “La prevenzione – prosegue Scimone - rappresenta sicuramente uno snodo centrale nella composizione del nuovo poliambulatorio di via Isonzo che, nel suo interno, ospiterà diversi poli di eccellenza, tra cui quello della genetica, per offrire percorsi di medicina personalizzata grazie al DNA Center, già oggi punto di riferimento per le analisi del DNA riguardanti l’ereditarietà di sindromi e patologie, la diagnosi prenatale e pre-concepimento, l’analisi delle intolleranze alimentari e la medicina preventiva in ginecologia e oncologia”. Via libera, dunque, al profilo dell’alta specializzazione sanitaria su tutti i gli ambiti, tradizionali e nuovi, abbracciati dal progetto del Medical Center: se la sede in via Montenero n. 3 rimarrà ufficialmente al Symed, permettendo così un’ulteriore avanzata sul fronte della medicina del lavoro in virtù dei nuovi adempimenti normativi previsti in materia, in via Isonzo n. 9 si innesterà una ventata di benessere tra eccellenza tecnologica, medicina avanzata e alleanza tra professionisti, con un ventaglio di oltre trenta specialità mediche. “Il PNRR ha certamente contribuito a riorientare la nostra mission verso una medicina di territorio concepita come strumento effettivo del cambiamento – sottolinea Luigi Barbero, direttore di Ascom Bra, accanto a Scimone figura centrale di quest’importante operazione – Per dare luogo a una effettiva integrazione pubblico-privato, peraltro evidenziata dalla partecipazione del Governatore Cirio con l’Assessore alla Sanità Icardi all’evento di inaugurazione, abbiamo sviluppato un approccio interdisciplinare grazie a un team integrato di specialità e competenze, valorizzando la centralità delle persone accanto a quella della qualità ed efficienza delle prestazioni, in piena adesione alle moderne policy di customer satisfaction”. Dimentichiamoci, dunque, la frustrazione di montagne di scartoffie, lungaggini burocratiche e di attese interminabili negli ambulatori: questa “piccola” ma grande rivoluzione della medicina specialistica cuneese si appresta a interpretare al meglio il cambiamento epocale della cosiddetta “transizione sanitaria” verso un approccio “value based”, legato al percorso personalizzato del paziente nei servizi e misurato dai suoi risultati di salute. “Nuovamente – conclude Scimone - oltre alle risorse impiegate, sale in cattedra il valore imprescindibile della formazione, dell’aggiornamento professionale e del capitale umano, per traguardare il benessere della collettività, dove persone, professionisti e scienza diventano partner alla pari di un piano di prevenzione e di cura integrata”. E, da benessere, a bene comune, il salto è presto fatto.


Renata Cantamessa

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