Si è concluso in tribunale di Cuneo il processo per rapina e lesioni a carico di F.B., originario della Costa d’Avorio e residente a Peveragno, accusato di aver picchiato e derubato un suo amico.
L’uomo è stato condannato a due anni di reclusione e al pagamento di 10mila euro di danno. Il giudice ha riqualificato il reato di rapina in furto. L’episodio avvenne in una notte del giugno 2021 quando la vittima, un cameriere, una volta uscito dal lavoro si recò ai giardini Fresia, a Cuneo.
Qui incontrò F.B. e la fidanzata di questo, che si offrirono di dargli un passaggio a casa. “Quando siamo saliti in macchina F. e la fidanzata hanno iniziato a discutere – ha riferito in aula il giovane costituitosi parte civile -. Scesero dall’auto e lui iniziò a colpirla. Io mi misi in mezzo per difenderla e lui mi diede due pugni in faccia.”
Il ragazzo svenne e quando si riprese, oltre a non trovare più la coppia, si accorse di essere stato derubato del marsupio che conteneva due cellulari, 20 euro, il bancomat e il permesso di soggiorno a tempo indeterminato. Sul posto arrivò la Polizia che, avvisata da alcuni residenti che sentirono le urla, lo videro mentre si stava ripulendo il volto dal sangue.
All’identificazione dell’imputato si arrivò tramite l’aggancio alle celle telefoniche registrate dal cellulare della vittima.