Giovedì 1° giugno aprirà al traffico interamente la seconda carreggiata dell’autostrada Asti-Cuneo nel tratto tra Roddi e Verduno, che sarà così percorribile su due corsie per senso di marcia.
In questi giorni gli operai stanno procedendo all’asfaltatura e la società Asti-Cuneo Spa ha informato il presidente della Giunta regionale Alberto Cirio e l’assessore regionale ai Trasporti Marco Gabusi che la prossima settimana, il 1° giugno appunto, i lavori saranno conclusi e il tratto sarà percorribile nella sua conformazione definitiva anche nei due chilometri sui quali in questo periodo si è viaggiato su una corsia per senso di marcia.
«Prosegue il percorso di completamento dell’autostrada Asti-Cuneo che sarà ultimata nel 2024 – spiegano Cirio e Gabusi –. Quando ci siamo insediati abbiamo trovato l’autostrada ferma, senza risorse e senza le autorizzazioni per la fine dei lavori: oggi invece il tratto tra Roddi e Verduno è aperto al traffico, il 1° giugno si viaggerà su entrambe le carreggiare per tutto il tragitto. Il decreto con il via libera definitivo al completamento dell’opera, arrivato il 19 aprile, consente poi l’avvio dei lavori sull’ultimo lotto, senza interruzioni, e grazie a una impresa che in questi mesi ha già dimostrato grande capacità tecnica e rapidità di esecuzione».
«La conclusione definitiva del primo lotto dell’autostrada – dichiara Bernardo Magrì, amministratore delegato della società Asti-Cuneo - rappresenta un importante, primo, obiettivo di cui siamo particolarmente soddisfatti. E’ il risultato dell’importanza che il Gruppo attribuisce a questo progetto e che ci ha visto ridurre significativamente i tempi di esecuzione rispetto a quanto originariamente previsto nel contratto. Uno sforzo unico e straordinario che ci impegniamo a replicare anche con l’avvio dei lavori del secondo e ultimo lotto con l’ambizioso obiettivo di concludere i lavori nel 2024».
«Non posso che essere particolarmente soddisfatto – conclude Giovanni Quaglia, presidente della società -, perché siamo davanti a un iter impegnativo che oggi fa intravedere la sua conclusione. Si tratta di un’opera fortemente voluta, importante per il territorio e ora continuiamo a lavorare per completare l’ultimo tratto e mettere la parola fine a questo lungo e complesso percorso».