Giovedì 18 maggio a Bra, in occasione della 12esima tappa del Giro d’Italia, si brinderà alla partenza dei corridori dal cuore cittadino con i pregiati vini di Langhe e Roero marchiati The Green Experience.
Lo annuncia Coldiretti Cuneo che a Palazzo Garrone allestirà uno spazio dedicato agli oltre 100 produttori impegnati in una viticoltura sostenibile, attenta a curare il paesaggio collinare, a conservare la biodiversità in vigneto e ad offrire la massima qualità al consumatore.
I giornalisti e operatori italiani e stranieri a seguito del Giro, sulla terrazza di Palazzo Garrone che affaccia direttamente su Piazza Caduti per la Libertà, da dove prenderà il via la gara, potranno degustare grandi vini, a partire da quelli del territorio, prodotti nel rigoroso rispetto del disciplinare The Green Experience, in accompagnamento alle eccellenze gastronomiche del territorio.
Dopo la partenza a Bra, la carovana rosa attraverserà Cherasco e le colline di Langa, La Morra, Barolo, Monforte d’Alba, Roddino e Pedaggera, per poi scendere ad Alba passando per Montelupo Albese e Diano d’Alba, proseguire a Piobesi d’Alba, Baldissero d’Alba e Ceresole d’Alba (e da qui fare ingresso nella Provincia di Torino): una terra – precisa Coldiretti Cuneo – in cui affonda le radici un patrimonio vitivinicolo di altissima qualità, distintivo e trainante dell’agroalimentare Made in Piemonte nel mondo e sempre più attento al tema della sostenibilità.
“Abbiamo accolto con entusiasmo l’invito del Comune di Bra a partecipare a questa giornata di festa, occasione unica di promozione e visibilità del nostro territorio, protagonista dell’attenzione dei media che arriveranno da tutto il mondo per seguire la tappa del Giro. Noi ci saremo per raccontare l’impegno dei nostri viticoltori che hanno scelto di utilizzare metodi di lotta integrati e sostenibili per prendersi cura del paesaggio collinare UNESCO”, dichiara il presidente di Coldiretti Cuneo, Enrico Nada.
“The Green Experience è una certificazione collettiva nata in seno alla nostra Coldiretti – spiega il direttore Fabiano Porcu – che coinvolge 1.000 ettari di superficie vitata fra Alba, Langhe e Roero e ben 15 denominazioni tra DOCG e DOC, concretizzando pratiche agronomiche virtuose che consentono di conservare le risorse naturali del suolo e la biodiversità in vigneto, valorizzare e distinguere le produzioni vitivinicole e offrire la massima qualità al consumatore”.