Che ne dite di una passeggiatina? Dai su, prendete scarponcini,
borraccia, zainetto ed eventuali bastoncini e via a camminare. Da soli, con
gli amici, con la famiglia ed i bambini, fate vobis.
Il trekking è sempre una buona idea per tenersi in forma, scaricare lo
stress e ammirare le bellezze di cui siamo circondati. E poi, dentro e
attorno a Bra, di itinerari ce ne sono un sacco, pure belli panoramici. Noi
ne abbiamo selezionati alcuni, voi nel caso suggeritene altri che
aggiungiamo.
Rocca e Giardini del Belvedere
Partiamo dalla Rocca e dai giardini del Belvedere, che offrono un
panorama splendido sulla città ed i suoi orti. Qui è possibile godere la
meraviglia della natura concentrata in un’oasi ricca di suggestivi profumi
e colori. Fiori e alberi imponenti sono la culla di piccole sculture in
legno raffiguranti gufi e coniglietti che regalano un vero e proprio
spettacolo. Se non ci siete ancora stati, fateci un giro: sarà l’occasione
d’oro per stupire l’anima gemella o fare qualche foto da instagrammare.
La Zizzola
Che panorama gente: si spazia dall’arco alpino fino alle Langhe, il
Monviso e la vasta pianura circostante. Per arrivarci si parte dalla chiesa
di Santa Chiara, seguendo le indicazioni ben in vista: tra una curva ed una
salita ci impiegherete un attimo di tempo, ma vale la fatica. Oh, poi se
siete allenati sarà un gioco da ragazzi.
Il centro spirituale
Volete ridurre al minimo la fatica? E allora vai con questo itinerario
stra-facile, adatto a tutti. Passeggiando nelle vie del centro storico, si
incontrano molte tra le chiese più belle del barocco piemontese, quelle di
Sant’Andrea, dei Battuti Neri e dei Battuti Bianchi. Oppure si parte dalle
parrocchiali di Sant’Antonino e San Giovanni, poi si imbocca il viale che
tocca il monastero delle Clarisse e, passando lungo l’area verde Atleti
Azzurri d’Italia, si arriva alla famoso Santuario della Madonna dei Fiori.
Spirituale.
Il centro letterario
Essendo Bra la patria dello scrittore Giovanni Arpino, si consiglia di
fare un salto in via Umberto per visitare il quartiere delle caserme e poi
un pit stop in via Cavour, salotto della città, tra i caffè descritti in
“Regina di cuoi” o “Gli anni del giudizio”.
Strada Crosassa
Volete passeggiare, ma avete bambini al seguito? E allora strada Crosassa
è la soluzione che fa per voi, visto che potrete unire l’utile al
dilettevole, grazie a Giovanni Botta che ha trasformato i piloni della
tangenziale in vere e proprie opere d’arte e pure testimonianze storiche
attraverso i numerosi personaggi ritratti.
Strada Bria e sentiero S1
Panorami wow, natura adorabile e un sacco di sorprese lungo la via. Siamo
partiti dal Santuario della Madonna dei Fiori e poi abbiamo svoltato in
strada Bria per seguire il sentiero S1. A metà della via inizia la salita e
troverete spiazzi degni di una fiaba. In cima, se non c’è un filo di nebbia
si possono scorgere i viadotti autostradali di Fossano. Da qui i più
allenati potranno trovare pane per i loro denti e raggiungere San Matteo e
l’America dei Boschi.
Biola e Terrapini
Proseguendo lungo strada Bria, si arriva ai Biola. Nei campi si accendono
narcisi, violette, papaveri e anche il fiordaliso, ad aggiungere l’ultima
sfumatura di blu a questo lenzuolo multicolore. Ma non è tutto: l’intera
zona ha molto da offrire con passeggiate a cavallo in un bel mix tra relax,
sport, natura e storia. Allargando la prospettiva, si arriva fino ai
Terrapini, dove è possibile ammirare l’Eldorado dei campi di colza in
fiore, che meritano una gita, soprattutto ora che le giornate si allungano.
Bandito
Altro itinerario non troppo complesso è quello che parte da Bandito e
tocca Cà del Bosco. Motta e Sanfrè da una parte e la frazione Riva e
Falchetto dall’altra. Volendo c’è anche la pista ciclabile risistemata e
ben contrassegnata. Foto a manetta visto il panorama e la possibilità di
incrociare amazzoni e cavalieri a cavallo.
Pollenzo
Chiudiamo con un percorso non troppo impegnativo, in grado di appagare i
passeggiatori seriali. Dalla Rocca si scende in strada Orti per poi
addentrarsi nei campi lungo itinerari sterrati che portano fino a Pollenzo.
Una volta arrivati, relax e ristoro obbligatorio. E comunque a Pollenzo si
staglia la reggia Sabauda, proclamata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO,
che attualmente ospita l’Università di Scienze Gastronomiche, quindi
garanzia.
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venerdì 05 dicembre
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