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Attualità | 28 aprile 2023, 13:15

Mauro Noè, presidente uscente della Conferenza dei Sindaci dell'Asl Cn2: “Che orgoglio vedere crescere l’ospedale di Verduno”

Dopo quattro anni, è scaduto il mandato di Mauro Noè, presidente uscente della Conferenza dei sindaci dell'Asl Cn2 e primo cittadino di Cossano Belbo fino al 15 maggio. “Sono stati 4 anni elettrizzanti: quanto aiuto dai sindaci e dal territorio”

Mauro Noè: per quattro anni ha guidato l'assemblea che riunisce i sindaci del territorio di competenza dell'azienda sanitaria di Langhe e Roero

Mauro Noè: per quattro anni ha guidato l'assemblea che riunisce i sindaci del territorio di competenza dell'azienda sanitaria di Langhe e Roero

L’entusiasmo è ancora palpabile, così come la capacità di snocciolare dati, elenchi, priorità e criticità: Mauro Noè, presidente uscente della Conferenza dei Sindaci dell'Asl Cn2, racconta quattro anni di sfide e fa un bilancio della sua attività.

Che esperienza è stata?
“Complicata ed elettrizzante. Avevamo davanti a noi tante sfide, a partire dall’apertura dell’ospedale di Verduno, che doveva sostituire quello di Alba e Bra: una situazione non semplice, far confluire due strutture in una, che ha solo tre casi in Italia. E poi c’è stata l’emergenza Covid, ma sono stati tante le questioni da affrontare: le case di comunità, la medicina territoriale e le quote capitarie”.

Cosa ha significato la pandemia?
“Un’emergenza che ha però rappresentato una svolta per l’ospedale di Verduno. Si sono velocizzati i passaggi e la burocrazia. Nel periodo di Covid Hospital ha accolto circa 200 pazienti da tutto il Piemonte. Ora grazie alla direzione generale, alla Fondazione Ospedale Alba Bra sta diventando una struttura d’avanguardia molto ambita e riconosciuta. L’aumento delle quote capitarie, grazie ai provvedimenti della Giunta regionale, ci ha permesso anche di aumentare il personale”.

Lascia qualcosa di cui non è soddisfatto?
“Il problema delle liste d’attesa, ma è una questione di rilevanza nazionale e, avendo visto i dati del 2022, posso dire che i reparti stanno lavorando alla grande per provare a risolvere la situazione. Il fatto che vengano a lavorare a Verduno primari molto ambiti fa sì che tanti pazienti li seguano, aumentando l’affluenza. Sono molto ottimista per il futuro, anche figure fondamentali come i primari Fasolis e Viglino, che sono andati in pensione, sono stati adeguatamente sostituiti. La carenza attuale di medici e personale paramedico è un problema generale della sanità nazionale”.

Il suo bilancio è quindi positivo?
“Lascio una strada un po’ più in discesa, per quanto riguarda i lavori delle case di comunità di Alba e Bra, come ha spiegato l’assessore alla Sanità Luigi Icardi, dovrebbero partire nel 2024 e poi toccherà a Canale, Cortemilia e Santo Stefano Belbo”.

Sembra soddisfatto.
“Sì, ma non ci sono meriti miei, solo della squadra e del territorio. I 75 sindaci della conferenza mi hanno sempre sostenuto e insieme abbiamo ragionato come un unico corpo. Io li ho tenuti costantemente informati di ogni passo, condividendo tutto sui gruppi WhatsApp. Senza dimenticare l'importante ruolo della Fondazione Ospedale Alba Bra, che mi è sempre stata vicina fornendoci gli strumenti, le persone e le risorse per lavorare soprattutto nelle criticità”.

Si riferisce soprattutto al Covid?
“Sì, al periodo delle vaccinazioni, durante il quale sono stati coinvolti i sindaci, e ci si è mossi per ricercare personale, attrezzature e per localizzare degli hub. È stato realizzato un grande lavoro”.

A conclusione del suo mandato è stato premiato con una targa.
“Sono contento che il mio lavoro sia stato apprezzato, sono una persona determinata e pratica. Più di una volta ho aspettato l’assessore regionale alla Sanità Luigi Icardi davanti a casa per chiedergli con determinazione quello che era giusto per il nostro territorio”.

 

Il 15 maggio scadrà anche il suo terzo mandato da sindaco a Cossano Belbo.
“Sì, tornerò a essere un semplice cittadino, ma darò una mano per quanto riguarda i sentieri e la pista ciclabile. È un progetto che si snoda su 57 chilometri e al quale sono particolarmente affezionato per averci creduto e averlo sviluppato”.

Daniele Vaira

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