Riceviamo e pubblichiamo a seguire la precisazione del sindaco di Bagnasco Beppe Carazzone in merito alla comunicazione con la quale, lo scorso 16 marzo, l’associazione alessandrina Globoconsumatori dava conto dell’accoglimento da parte del giudice di pace di Mondovì di ricorsi presentati per conto di suoi assistiti contro multe elevate dal dispositivo autovelox installato dal Comune di Bagnasco lungo la strada statale 28.
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In riferimento all’articolo relativo all’autovelox di Bagnasco, apparso su TargatoCn il 16 marzo scorso dal titolo “Giudice di Pace accoglie nostri ricorsi sulle multe elevate dall’autovelox di Bagnasco”, desidero fare alcune considerazioni.
Dalla sentenza emessa dal giudice di pace, menzionata nel suddetto articolo, si evince che il ricorso contro il Comune di Bagnasco è stato accolto per motivi preliminari e procedurali.
La sentenza non entra nel merito dell’autovelox, di fatto approvato e regolarmente tarato; circostanza questa, che si differenzia da quanto riportato sul giornale! Informo, inoltre, che sul tratto di strada SS28 che attraversa il paese sono concentrate tutte le attività commerciali, nonché gli impianti sportivi, il parco manifestazioni, il parco giochi e l’edificio scolastico, con il prevedibile transito di pedoni di ogni età.
L’autovelox, quindi, non viene utilizzato dall’amministrazione comunale per fare cassa bensì a tutela di persone anziane, fragili e bambini, come deterrente dell’alta velocità, per indurre i mezzi che transitano all’interno del paese a rispettare i limiti, comportamento che sarebbe auspicabile avvenisse senza l’utilizzo di apparecchiature tecnologiche, che comportano costi molto elevati, ma per senso civico e rispetto nei confronti degli altri.
Il sindaco Beppe Carazzone
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