Ogni paese – e Sommariva del Bosco non fa eccezione - custodisce nelle sue chiese e nei suoi edifici pubblici opere d’arte poco conosciute e talvolta dimenticate dagli stessi abitanti.
L’Associazione culturale Ripa Nemoris ha deciso di dedicare la sua attenzione a questi tesori che, come il fuoco sotto la cenere aspettano solo di essere risvegliati, attribuiti e riconosciuti come patrimonio di tutti.
L’idea ha preso avvio dalla casuale scoperta di un affresco cinquecentesco di eccellente fattura conservato nella chiesetta cantonale dedicata a San Giorgio, venuto alla luce in seguito alla rimozione di una tela ottocentesca che lo copriva, nel momento in cui questa è stata rimossa dall’altare maggiore per farla restaurare.
Del resto non è la prima volta nei tempi recenti che i custodi delle varie chiese decidono, con il permesso della Sovrintendenza e l’aiuto economico del Parroco, dei privati e delle Fondazioni bancarie, di procedere a interventi di restauro conservativi per sottrarre le opere contenute a un inevitabile e irreversibile degrado.
Un esempio lodevole è la Chiesa dei Battuti Neri che, in breve tempo, ha visto ritornare all’antico splendore una grande pala d’altare cinquecentesca raffigurante la decollazione di San Giovanni, due paliotti d’altare del tardo Seicento e altre due tele degli altari laterali. Molte altre opere d’arte attendono ancora uno studio competente e una catalogazione per epoche, committenze, autori.
Di questo e di molto altro si parlerà in un incontro che si terrà venerdì 28 aprile, alle ore 21 presso la sala comunale G.B. Borri di Viale Scuole 11 a Sommariva del Bosco.