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Attualità | 06 aprile 2023, 11:47

Italia Nostra Alba critica sul Rally Piemonte: "Le Langhe dell’Unesco non hanno bisogno di questa promozione"

La sezione albese dell’associazione esprime le proprie riserve sulla manifestazione motoristica in programma nel prossimo fine settimana

Auto in gara in una passata edizione del Rally di Alba, da quest'anno Rally Piemonte

Auto in gara in una passata edizione del Rally di Alba, da quest'anno Rally Piemonte

Riceviamo e pubblichiamo.

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La sezione albese di Italia Nostra intende esprimere il proprio dissenso sul “Rally Piemonte” previsto dal 13 al 15 aprile. E’ considerato dagli organizzatori un evento di valore mondiale da cui le Colline Unesco avrebbero notevoli ricadute sul piano turistico ed economico.

Tale manifestazione rallistica si vanta di mettere sempre di più al centro il concetto di sostenibilità a partire dall’ambito ambientale con il progetto ”Green Tires” che intende, come negli anni passati, piantumare alberi per compensare l’anidride carbonica generata. Che pochi alberi possano compensare emissioni prodotte in ogni edizione dalle auto che percorreranno circa 35.000 km di strada si hanno seri dubbi, come il fatto che si intenda effettuare una raccolta differenziata dei rifiuti abbandonati da parte di equipaggi e scuderie, oltre che dagli spettatori.

E’ da evidenziare, in ogni caso, sia l’inquinamento atmosferico che acustico, tenendo conto che le auto del rally attraversano non solo i nostri paesi ma anche la città di Alba, in modo assai rumoroso e ripetendo i giri più volte dal mattino alla sera.

Non mancano forti rischi di incidenti, percorrendo gli equipaggi le vie e le strade in mezzo al traffico normale. Inoltre, non è da trascurare l’impatto ambientale: per i giorni del rally certi tratti stradali vengono chiusi al traffico ordinario, non più praticabili neanche dai turisti e dai residenti; poi gli animali selvatici che saranno disturbati e spaventati da questo evento. Non si deve infine tralasciare l’effetto diseducativo che tali manifestazioni motoristiche suscitano su molte persone al volante delle loro auto o motociclette, indotte a imitare gli equipaggi andando a forte velocità.

Le Langhe con le aree Unesco non hanno certo bisogno di queste discutibili promozioni a livello turistico-sportivo, non solo poiché il turismo è diventato ormai un fenomeno socio-economico del tutto affermato, ma anche perché la promozione turistica semmai andrebbe maggiormente indirizzata verso i valori culturali, paesaggistici e ambientali del territorio.

Il vicepresidente Giulio Cauda, Italia Nostra Alba

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