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Attualità | 29 marzo 2023, 10:02

Cuneo, Amos e amministrazione comunale a confronto: “L’ospedale controlla davvero poco di questa espressione della sanità”

Parole del consigliere comunale Ugo Sturlese, intervenuto in consiglio comunale nel corso della discussione dell’interpellanza di Boselli. Manassero assicura al più presto un incontro con il presidente Simone Mauro

Cuneo, Amos e amministrazione comunale a confronto: “L’ospedale controlla davvero poco di questa espressione della sanità”

E’ ufficiale: il prima possibile i vertici di AMOS – azienda con giurisdizione regionale che supporta l’attività sanitaria, ospedaliera e territoriale pubblica delle ASL Cn1, Cn2, dell’AO S.Croce e Carle, dell’ASL di Asti e dell’ospedale di Alessandria fornendo beni e servizi – verranno convocati dall’amministrazione comunale cuneese per relazionare sulle proprie attività. C’è già il sì del presidente Simone Mauro e quello del consigliere comunale (e presidente della commissione sanità) Erio Ambrosino, e l’intenzione è stata resa pubblica dalla stessa sindaca di Cuneo, Patrizia Manassero.

La questione è stata portata in consiglio comunale da Giancarlo Boselli (Indipendenti), a seguito di segnalazioni e rimostranze – giunte anche al nostro giornale – di alcuni dipendenti del laboratorio di analisi dell’ospedale del capoluogo, vessati da turni molto pesanti e dalla mancanza di nuove assunzioni (‘bloccate’ secondo alcuni proprio da AMOS, che condividendo con l’ospedale la medesima graduatoria si accaparrerebbe tutte le assunzioni a condizioni differenti di quelle standard). “Serve una riflessione sulla storia e sul concetto dietro alla creazione di AMOS nel 2004, sul fatto che ad oggi abbia ancora senso la presenza di una società fatta e strutturata in questa maniera sulla quale, evidentemente, la sensazione è che non ci sia un diretto controllo da parte del pubblico che la presiede. AMOS, come molte delle partecipate del Comune, ha una vita sua” ha detto Boselli.

I consiglieri Beppe Lauria e Ugo Sturlese (Cuneo per i Beni Comuni) hanno seguito da vicino la nascita di AMOS e si sono detti favorevoli a un incontro chiarificatore. “L’idea nasce come invenzione di Fulvio Moirano in un momento preciso della sanità pubblica regionale – ha detto il primo - . Tutto quel che riguarda la sanità, a ogni livello, ci tocca da vicino come amministrazione comunale; credo AMOS debba conferire con noi e chiarire alcuni aspetti del suo funzionamento a beneficio principalmente suo”.

Ho vissuto quel momento della fine anni ‘90 in cui sono nate le ‘sperimentazioni gestionali’, una sorta di anticipo del partenariato pubblico-privato e, all’epoca, un’operazione quasi obbligatoria per rendere l’ospedale di Cuneo un hub piemontese in regime di blocco delle assunzioni – ha aggiunto ancora Sturlese - . E ammetto che, in gioventù, sono stato anche abbastanza favorevole perché mi aspettavo che i miglioramenti gestionali potessero sbloccare ulteriori risparmi da collocare sui servizi territoriali. Cosa che non è mai avvenuta. L’ospedale controlla davvero poco questa gigantesca espressione ‘altra’ della sanità”.

Simone Giraudi

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