Un importante cambio al vertice quello che si profila alla direzione generale di Banca d’Alba. L’annuncio nella mattinata di oggi (lunedì 27 marzo), presso la sede al civico 4 di via Cavour, dove i vertici dell’istituto di credito cooperativo stanno presentando i dati del bilancio 2022, chiuso con un utile record di 80 milioni di euro, in fortissima crescita rispetto ai 26 dell'esercizio precedente.
Alla presenza del presidente Tino Cornaglia e del vicepresidente Pierpaolo Stra, il 64enne dirigente originario Roddi, dal 2010 al timone dell’istituto nato nel 1998 dalla fusione delle storiche casse rurali e artigiane di Diano d’Alba, Grinzane Cavour e Vezza d’Alba, ha confermato quanto nella capitale delle Langhe si vociferava ormai da qualche tempo in merito a un suo trasferimento a Roma, chiamato a ricoprire un importante incarico all'interno di Iccrea, l’Istituto Centrale del Credito Cooperativo, al vertice dell’omonimo gruppo nato nel 2019 dall’unione di 142 banche cooperative di tutto il Paese.
Nato ad Alba il 27 agosto 1958, grande appassionato di storia locale (leggi qui) e dall’ottobre 2020 presidente del Centro Studi "Beppe Fenoglio" di Alba, dopo un’esperienza di sedici anni all’Istituto Bancario San Paolo di Torino (dal 1977 al 1993) Riccardo Corino entra presso la Cassa Rurale e Artigiana di Grinzane Cavour come responsabile del Servizio Crediti. Cinque anni dopo, nel 1998, la nomina a direttore commerciale della allora neonata Banca d’Alba, un incarico che avrebbe ricoperto sino al 2010, anno della sua promozione a direttore generale.
Intanto è stato responsabile del Programma Mercato dei cantieri di costituzione del Gruppo Bancario Iccrea.
Ora il nuovo incarico romano e la prossima nomina, nell’incarico, dell’attuale vice direttore generale Enzo Cazzullo.