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Cronaca | 10 marzo 2023, 13:01

Ha inviato 300 euro d'anticipo per l'acquisto online di un'auto: truffato un 40enne cuneese

L'autrice (una 22enne di Ortona) e il complice (un 46enne indiano residente a Milano) sono stati itentificati dai carabinieri di Millesimo dopo approfondita indagine

Ha inviato 300 euro d'anticipo per l'acquisto online di un'auto: truffato un 40enne cuneese

Il copione è sempre lo stesso: un annuncio finto, la richiesta di pagamento (in questo caso un anticipo) e infine la scomparsa del venditore, dell’oggetto in vendita e dei soldi inviati. L’autrice di quest’ultima truffa in particolare è stata identificata - assieme al  prestanome straniero intestatario dell’utenza telefonica usata per pubblicare l’annuncio on line e tenere i contatti con la vittima cuneese - in questi giorni dai Carabinieri di Millesimo dopo approfondite indagini.

La ragazza, una 22enne di Ortona già pregiudicata per reati analoghi, aveva finto di voler vendere sul marketplace di Facebook un’autovettura Suzuki Jimny. L’appeal della vettura aveva indotto il 40enne cuneese a inviare un anticipo di 300 euro per “fermare” la vettura, nel timore che un altro acquirente potesse soffiargliela sotto il naso. Appena i soldi erano giunti a destinazione, però, il fittizio venditore aveva rimosso l’annuncio ed era scomparso senza rispondere all’utenza cellulare, intestata ad un cittadino indiano 46enne residente a Milano.

La vittima, solo di passaggio nella Val Bormida, si è rivolta alla stazione di Millesimo, che ha condotto l’indagine in maniera approfondita e tempestiva giungendo a denunciare i due complici per la truffa in concorso. Sarà comunque difficile per la vittima ottenere indietro il maltolto se non al termine di un procedimento penale che rischia l’archiviazione nell’ipotesi in cui la vittima non si presenti fisicamente in udienza.

La miglior raccomandazione è dunque non fidarsi mai di annunci on line, soprattutto nel caso in cui prevedano l’invio di somme in anticipo e con mezzi di pagamento non rimborsabili. Il procedimento è attualmente nella fase preliminare e i provvedimenti finora adottati non implicano la responsabilità degli indagati, non essendo stata assunta alcuna decisione definitiva da parte dall’Autorità Giudiziaria.

redazione

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