Una Festa delle Donne che rappresenta anche un traguardo importante: Telefono Rosa Piemonte arriva infatti a 30 anni di attività al fianco delle persone in difficoltà appartenenti al mondo femminile. E solo nel 2022 registra 780 donne accolte, oltre a 4.952 contatti nella sezione di aiuto on line, e-mail e social. Tra queste, come per l’anno precedente, la maggioranza (il 24,87%) ha una età compresa tra i 16 e i 29 anni, seguita dalla fascia 40-49 anni con il 24,23%. Appena meno rappresentata la fascia di età dai 30 ai 39 anni, con il 23,85%.
Sette volte su dieci chiede aiuto un'italiana
Al 70,64% si tratta di donne italiane; tra le straniere spicca il 75,98% di donne provenienti da paesi extra-UE. Molto alta la percentuale di donne in possesso di diploma di scuola secondaria, laurea o altro titolo universitario (in totale, il 58,46%). La maggior parte di loro (il 34,74%) contatta il Telefono Rosa in modo autonomo, un altro 29,10% lo fa su consiglio di parenti, amici o conoscenti. Nel 42,31% dei casi viene segnalata violenza fisica, nel 10,13% violenza sessuale, dato che sale al 20,13% in relazione a donne che segnalano altre forme di violenza sessuale, quali le molestie sessuali in presenza oppure on line, revenge porn, costrizione ad attività sessuali umilianti o degradanti.
Tante forme di violenza
Nel 71,03% dei casi viene segnalata violenza psicologica e nel 30,77% violenza economica. Il 21,41% delle donne riferisce stalking o cyberstalking. Livello di rischio alto o altissimo è valutato per il 55,26% delle donne accolte.
Tra le 463 donne con figli, il 55,72% dichiara che i figli sono stati vittime di violenza assistita, mentre il nel 27,86% dei casi anche i figli hanno subito violenza diretta.
Due volte su tre il carnefice è in casa
L’autore delle aggressioni è nel 30,07% dei casi il coniuge, ma nel 31,86% è il convivente, fidanzato o un ex (coniuge, convivente o fidanzato).
"Sono dati che spingono a un impegno ancora maggiore - dicono da Telefono Rosa Piemonte - ad adottare iniziative di formazione e di sensibilizzazione nei confronti del mondo giovanile, proprio sulla traccia del progetto che si è appena realizzato nelle scuole. Sono allarmanti i dati che rivelano le forme di violenza, purtroppo, sempre più presenti in età precoci e ad opera di coetanei. Dalla teoria alla pratica: dopo la fase formativa, è stato lanciato un concorso di idee per la creazione di materiali specificamente volti al contrasto".