Un pomeriggio di settembre del 2020 N.A., in compagnia dell’amico B.G., stava transitando a bordo della sua auto in centro a Cuneo. Arrivato all’incrocio tra via XX Settembre e Corso Giolitti non diede la precedenza ad un pedone, A.B., che era in procinto di attraversare. Dopo un battibecco, la situazione degenerò.
Tutti e tre i protagonisti furono denunciati per rissa, ma N.A., il conducente, e A.B., il passeggero, anche per possesso ingiustificato di oggetti atti ad offendere in concorso. Quest’ultimo venne anche denunciato per lesioni aggravate. Il procedimento penale instaurato davanti al Tribunale di Cuneo doveva fare luce sulla dinamica di quanto accaduto.
Secondo quanto sostenuto dalla Procura, B.G, nel corso della colluttazione con A.B., tirò fuori un coltello e lo ferì alla mano destra. All’arrivo dei Carabinieri l’imputato nascose l’arma in auto, sotto il tappetino del lato passeggero. Durante la perquisizione, oltre a quello occultato, fu ritrovato anche un altro coltello, custodito nello stesso posto. Alla richiesta di spiegazioni da parte delle autorità, N.A e B.G. non seppero rispondere.
Nel corso dell’istruttoria dibattimentale non sono stati raccolti elementi sufficienti per sostenere l’accusa di rissa a carico dei tre imputati.
Il giudice, infatti, ascoltate le richieste del pubblico ministero e delle difese, i legali Antonio Vetrone e Pier Carlo Botto, li ha assolti per insussistenza del fatto.
B.G. e N.A., invece, sono stati condannati rispettivamente a 8 mesi di reclusione e a 4 mesi e 10 giorni di arresto, oltre al pagamento di 800 euro di ammenda.