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Attualità | 03 febbraio 2023, 09:05

"Il Tartufo dell’Anno al presidente del calcio italiano? Come svilire un riconoscimento prestigioso"

Uniti per Alba critica la consegna prevista oggi nelle mani di Gabriele Gravina. "Quello nel cuore di tutti è quello già consegnato al presidente Mattarella, venuto qui per ricordare le figure di Beppe Fenoglio e Michele Coppino. Non serviva consegnarne altri"

L'assessore Bolla martedì di fronte alla sede della Federazione Italiana Giuoco Calcio

L'assessore Bolla martedì di fronte alla sede della Federazione Italiana Giuoco Calcio

E’ prevista per oggi a Roma la consegna del "Tartufo dell’Anno 2022" nelle mani del presidente della Federazione Italiana Giuoco Calcio Gabriele Gravina. L’annuncio era arrivato martedì 31 gennaio, ultimo giorno della stagione di raccolta, quando l’assessore albese alle Manifestazioni è volato nella capitale per anticipare la consegna al dirigente federale di un esemplare di Tuber Magnatum Pico da oltre 200 grammi. Una scelta che non è piaciuta all’opposizione in Consiglio comunale, i cui gruppi hanno sottoscritto la nota che segue.   

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Abbiamo appreso non senza stupore dagli organi di stampa che il Tartufo dell’Anno 2022 sarà consegnato al presidente della FIGC Gabriele Gravina.
Già il fatto che il riconoscimento venga dato nel 2023 a due mesi dal termine della Fiera del tartufo non depone bene.

Quanto alle modalità, anche queste non hanno precedenti. L’assessore Emanuele Bolla è corso a Roma il 31 gennaio, ultimo giorno utile per la raccolta, si è fatto fotografare davanti all’ingresso della Federazione Italiana Giuoco Calcio; presumiamo stia lì immobile a custodire il pregiato esemplare di 216 grammi, a fare anticamera fino a venerdì 3 febbraio quando lo raggiungeranno il sindaco Bo, il governatore Cirio e la presidente della Fiera Allena per la consegna.

Ma lo stupore è legato soprattutto alla scelta del destinatario del riconoscimento e alla sua motivazione. Certo, se il calcio italiano avesse nel 2022 raggiunto traguardi straordinari poteva anche starci. Ad esempio la vittoria ai Mondiali (dove peraltro la Nazionale non si è neppure qualificata per la seconda volta consecutiva).
Invece la motivazione sta nel video (sicuramente bello e utile per il territorio) in cui la Federazione (anzi lo sponsor) ha presentato le nuove maglie della Nazionale partendo dalla cerca del Tartufo Bianco d’Alba.

Pensando alle motivazioni del Tartufo dell’Anno del passato anche recente e ai premiati ci sembra veramente un po’ poco: ricordiamo Liliana Segre, il regista Coppola, le attrici Sofia Loren e Claudia Cardinale, il presidente Giorgio Napolitano, Papa Francesco, Bebe Vio per citare solo alcuni dei premiati degli anni più recenti.

Ovviamente con tutto il possibile rispetto del presidente Gravina.
Insomma, il titolo potrebbe essere: “come svilire un riconoscimento” prestigioso per Alba e il suo territorio, al fine pressoché esclusivo di consentire una passerella romana ai nostri rappresentanti politici.

Un consiglio postumo non richiesto: in realtà il Tartufo dell’Anno 2022 che è nel cuore di tutti è quello dato al presidente Sergio Mattarella, venuto ad Alba in occasione dell’inaugurazione della Fiera per ricordare le figure di Beppe Fenoglio e Michele Coppino. Non serviva consegnarne altri.

I gruppi consiliari di minoranza, Uniti per Alba

Redazione

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