Tutte le ricette del medico di base caricate sulla tessera sanitaria e la possibilità di ritirare i medicinali prescritti presentando solo la tessera blu, senza altri obblighi. E’ una rivoluzione che manda in pensione i fogli di carta quella che parte oggi in Piemonte.
Ritiro dei farmaci senza più la ricetta
Ad annunciarla, l’assessore alla Sanità Luigi Icardi: “Parte oggi un servizio molto importante, il ritiro dei farmaci in farmacia senza la ricetta del medico”. Ma come funziona il nuovo servizio? Bastirà presentare al farmacista la tessera sanitaria e il professionista dall’altra parte del bancone leggerà dalla tessera quali farmaci sono stati prescritti dal medico di base. Il ritiro sarà dunque immediato.
“Si tratta di un servizio che va a incontro agli anziani, a chi non ha dimestichezza verso la sanità digitale” ha affermato con soddisfazione Icardi. Il cittadino non dovrà far altro che dare il proprio consento e indicare al proprio medico una farmacia per utilizzare il sistema presso la propria farmacia di fiducia.
Potrà ritirarli anche una persona delegata
I farmaci, inoltre, potranno essere anche ritirati da una persona delegata dal paziente stesso.
A oggi sono già 1600 le farmacie che hanno aderito al servizio di ritiro dei medicinali con tessera sanitaria, ma a breve dovrebbero aderire tutte. Il motivo è presto detto: “Conviene a noi, a loro e ai cittadini. Con zero costi si avrà maggiore efficienza e comodità: le persone anziane e i cronici potranno risparmiare tempo e denaro” ha concluso Icardi.
Cirio: "Nuovo servizio immediato e veloce"
Consapevole dell’importanza del nuovo servizio, anche il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio: “Mettiamo a disposizione dei cittadini un servizio immediato e veloce, utile". L’obiettivo, come confermato dal Governatore, è quello di far si che la medicina di territorio sia sempre più radicata in Piemonte: “Dobbiamo prendere per mano le persone e accompagnarle nel loro percorso sanitario”. E se oggi il rapporto tra il farmacista e il cittadino è considerato più stretto, il motivo va ricercato nel Covid.
La pandemia ha infatti avvicinato i farmacisti ai cittadini: “Le farmacie sono diventate non solo un luogo di vendita e di cura, ma anche un punto di riferimento. Una sentinella sul territorio” ha concluso Cirio.