"Il black friday è solo nei negozi del tuo territorio". Con questo slogan Uncem invita ad acquistare nei negozi sotto casa anziché sulle grandi piattaforme logistiche e mega siti web.
Il "venerdì nero", la giornata dedicata agli sconti, è in programma il 25 novembre e sarà seguita, lunedì 28 dal Cyber Monday, giornata nata per le scontistiche sui prodotti di tecnolgia ed elettronica. Due ricorrenze importante dagli Stati Uniti: la prima venne ideata dai grandi magazzini Macy's nel 1924 per dare ufficialmente il via allo shopping natalizio, il venerdì successivo al Giorno del Ringraziamento.
In Italia il 'black friday' rischia di essere una giornata nera per i negozianti, in particolare per quelli dei piccoli centri abitati, dove il commercio annaspa per sopravvivere.
"Salviamo i negozi, che nei paesi sono sempre meno, più deboli visto che oltre 200 Comuni in Italia non hanno più negozi e bar. Altri 500 sono a rischio." - l'appello di Uncem - "Servono azioni politiche per valorizzare chi c'è ancora, salvare mercati ed esercenti, ma anche una azione culturale tra i cittadini è necessaria".
Uncem lancia questa campagna con un claim e un'immagine che oggi viene veicolata a tutti i Comuni e ai negozi dei territori. "La usino per spiegare che il black friday on line è distruttivo per l'economia delle città e dei paesi - conferma Marco Bussone, Presidente Uncem - La diffonderemo a tutti, per dire che vi sono altri stili e opportunità. Capita a tutti di acquistare on line e pure Uncem ha lanciato un piccolo e sostenibile sito di promozione dell'agroalimentare tipico in e-commerce. Aiuta imprese locali a crescere. Ma non possono le mastodontiche piattaforme di vendita distruggere ancora il commercio sui territori, le botteghe nei paesi. Due grandi siti cancellano cento anni di storia e storie dietro i banconi. Perché così sta andando e i fatturati scendono. Restano solo le catene, nelle città, i franchising. Ed è pure questo un segnale politicamente da leggere. Saranno altri, chi è eletto, a dire cosa fare rispetto a tasse e imposizioni, europee o nazionali per le grandi piattaforme di vendita on line... non entriamo in un tema non nostro."
Intanto anche la Granda si adatta alle "misure USA", pensando a scontistiche per i clienti (leggi qui), ma c'è anche chi fa autocritica, evidenziando che "la desertificazione dei negozi nelle valli e nei paesini è l'effetto di scelte fatte dagli stessi abitanti anni orsono (leggi qui).
"Per ora - conclude Bussone - diffondiamo un appello e una campagna di marketing territoriale, di invito a tutti a comprare nei negozi del proprio territorio, a comprare sotto casa. Sempre di più. Quando lanciammo, con la Camera di Commercio, la campagna 'Compra in valle, il tuo paese, la montagna vivrà', dieci anni fa, vi è stata una grande attenzione culturale, che è cresciuta. Forse non è servita come avremmo voluto per aiutare il commercio di vicinato, sotto casa, dei paesi, ma dobbiamo crederci e fare di più. Ripartiamo oggi nella settimana del #blackfriday. Da fare, come gli acquisti di Natale, nei negozi della valle, del territorio, dei paesi e delle città".