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Attualità | 21 novembre 2022, 14:18

Infinita Asti-Cuneo: l’ok al progetto del tronco A (Roddi-Verduno) slitta a febbraio 2023. Era atteso per il luglio scorso

La Regione rassicura, l'assessore Gabusi: "L’impresa costruttrice sarà in grado di contrarre i tempi di realizzazione anche di questo lotto recuperando, almeno parzialmente, i maggiori tempi delle approvazioni ministeriali. L’obiettivo di tutti è il completamento dell’intera opera a fine 2024"

Il governatore Cirio a colloquio con Matteo Salvini, appena insediato alla guida del Ministero delle Infrastrutture

Il governatore Cirio a colloquio con Matteo Salvini, appena insediato alla guida del Ministero delle Infrastrutture

Si è svolto nei giorni scorsi alla presenza dell’assessore ai Trasporti della Regione Piemonte Marco Gabusi, degli amministratori comunali interessati dai lavori e dei rappresentanti della concessionaria Asti Cuneo Spa, una nuova seduta del Comitato di supporto dell’autostrada Asti Cuneo finalizzata a fare il punto della situazione sui lavori e sulle procedure amministrative e autorizzative che porteranno al completamento del collegamento autostradale.

A darne conto è la Regione, che in questo modo ha inteso aggiornare sulla dilatazione dei tempi (in origine 16 mesi, quindi entro il termine del luglio 2022) che nel marzo 2021 era stati annunciati come sufficienti per la definitiva approvazione del lotto II.6 stralcio A, quello in sostanza ancora da cantierare tra Verduno e Cherasco. In quella stessa previsione l’ultimazione dello stesso tronco A, e quindi il completamento dell'intero attraversamento albese dell’A33, veniva prevista entro il termine del dicembre 2024.

«Tra i primi incontri con i ministri del nuovo Governo ho voluto ci fosse quello con il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini proprio per tenere alta l’attenzione di Roma sulla realizzazione di opere strategiche come l’Asti-Cuneo - sottolinea il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio -. È stato un confronto utile, perché il ministro è consapevole dell’importanza dell’opera e ha voluto rassicurarci sull’impegno del Governo affinché venga finalmente completata».

I lavori del lotto II.6b sul territorio di Alba, Roddi e Verduno procedono spediti, fa intanto sapere la Regione: «Situazione che conferma ancora una volta come le maggiori tempistiche che ci separano dal completamento complessivo dell’opera sono riferibili agli aspetti amministrativi e autorizzativi che si frappongono ancora oggi all’avvio dei lavori del lotto successivo (II.6A) - riepiloga l’assessore alle Infrastrutture, Trasporti e Opere Pubbliche Marco Gabusi -. A tal proposito la concessionaria ha comunicato di aver presentato, come già annunciato, tutte le integrazioni richieste al Ministero della Transizione Ecologica (che hanno previsto, tra l’altro, il completamento di oltre 80 trincee archeologiche) con l’obiettivo di chiudere tra il mese di gennaio e il mese di febbraio 2023 l’intero iter autorizzativo con la fase di Valutazione Ambientale e di localizzazione dell’opera».

"Ciò – si dice ancora da Torino – potrebbe consentire l’avvio dei lavori sul secondo lotto entro il primo semestre del 2023. Proprio per dare continuità logistica agli uomini e ai mezzi già oggi presenti in cantiere, sono state ricalibrate le tempistiche di completamento dei lavori in corso sul primo lotto (il cantiere che oggi affianca la tangenziale di Alba, ndr), in modo da poter proseguire, senza soluzione di continuità, i lavori sul lotto ancora da avviare".

«Grazie all’attuale organizzazione, l’impresa costruttrice sarà in grado di contrarre i tempi di realizzazione anche di questo lotto recuperando, almeno parzialmente, i maggiori tempi delle approvazioni ministeriali che oggi stiamo vivendo - prosegue l’assessore -. L’obiettivo di tutti è il completamento dell’intera opera a fine 2024».

E’ proseguita infine anche l’analisi, con gli enti territoriali, delle problematiche connesse all’utilizzo dell’attuale tangenziale di Alba, che verrà ammodernata e adeguata al termine della procedura amministrativa attualmente in corso.

«La Regione Piemonte - conclude Gabusi -, che coordina e ospita le sedute del comitato di supporto, continuerà a monitorare le attività della concessionaria e a rappresentare, ai ministeri competenti del nuovo governo centrale, l’urgenza di completamento dell’infrastruttura autostradale».

Secondo l'Osservatorio Infrastrutture di Confindustria "il costo complessivo dell'opera (90 km) ammonta a 1,457 miliardi di euro, mentre per il completamento della tratta Cherasco-Alba, il costo è di 348 milioni di euro. Rispetto al costo complessivo, 782 milioni di euro sono stati finanziati con contributo pubblico, mentre la rimanente quota è a carico della società concessionaria Asti-Cuneo Spa".

 

Redazione

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