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Attualità | 05 novembre 2022, 12:00

“Uniti per Alba” contro la nuova collocazione della statua del generale Govone: “Spazio non adeguato”

Il monumento equestre sarà spostato davanti all'ex caserma Govone, oggi cittadella degli studi, con inaugurazione sabato 19 novembre. Per il gruppo di opposizione è mancato il coinvolgimento, inoltre “la figura di Govone è poco adeguata con l’area che è nata e si sta sviluppando nella cosiddetta Zona H”

“Uniti per Alba” contro la nuova collocazione della statua del generale Govone: “Spazio non adeguato”

Al gruppo di opposizione “Uniti per Alba” non piace la futura collocazione della statua equestre dedicata al Generale Giuseppe Govone (Isola d'Asti, 19 novembre 1825 – Alba, 25 gennaio 1872). Spostata da Piazza Ferrero per lasciare spazio ad “Alba” di Berruti, verrà ricollocata nell'area antistante l’ex caserma che porta il suo nome, tra corso Europa e corso Banská Bystrica. La nuova inaugurazione avverrà sabato 19 novembre, anniversario di nascita del generale.

Una scelta della maggioranza contestata dai consiglieri Anna Chiara Cavallotto, Rosanna Martini, Fabio Tripaldi, Alberto Gatto, Elena Di Liddo, Luigi Garassino, William Revello, Mario Marano e Claudio Tibaldi: tutti firmatari di una lettera inviata al sindaco Carlo Bo e all'assessore ai Lavori Pubblici Massimo Reggio.

Per il gruppo “Uniti per Alba”, lo spazio scelto non è adeguato. Diversi i motivi: “Non c’è stato nessun coinvolgimento della commissione e della cittadinanza in merito alla scelta a differenza di quanto detto dall’Assessore Reggio in commissione (“Sono cose che vanno condivise, che toccano la città. Non sono cose di maggioranza o di opposizione”). Riteniamo ormai obsoleto definire l’area indicata come ex Caserma Govone in quanto oggi, fortunatamente, è una vera e propria cittadella degli studi con tre edifici scolastici più uno nelle vicinanze”.

Inoltre “la statua sarebbe collocata in una posizione adiacente ad un nuovo progetto che l’amministrazione ha avallato e che è stata finanziata dalla Fondazione CRC con il bando distruzione. Inoltre c’è un monumento alla Resistenza inaugurato nel 2015 e realizzato dalle studentesse e dagli studenti del Liceo artistico. Poco distante una lapide commemora i primi caduti albesi dopo l’8 settembre 1943. Sempre a poca distanza è presente il binario che ha visto partire molti soldati italiani non allineati verso la Germania. In ultimo si può serenamente affermare che la figura di Govone sia poco adeguata con l’area che è nata e si sta sviluppando nella cosiddetta Zona H senza dimenticare il ruolo del Generale durante l’esercizio delle sue funzioni. Di certo non un uomo di pace, pace della quale abbiamo oggi un disperato bisogno”, scrivono nella lettera.

Ricordiamo che Giuseppe Govone nacque a Isola d'Asti nel 1825 da una nobile famiglia di Alba. Ufficiale di carriera, svolse incarichi di addetto militare all'estero, partecipando poi alle tre Guerre d'Indipendenza e alla Guerra di Crimea; promosso Generale e eletto deputato dopo l'Unità, nel 1870, in qualità di Ministro della Guerra, preparò le forze per liberare Roma. Due anni più tardi morì ad Alba.

La richiesta del gruppo di opposizione “Uniti per Alba” è dunque quella di “rivedere il progetto”, rendendosi infine “disponibili per un confronto nelle sedi istituzionali opportune”.

redazione

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