C’è anche la Conferenza dei Sindaci dell’Asl Cn2, insieme ai Comuni di Alba e Bra, tra i sottoscrittori dell’intesa che nella giornata di ieri ha visto Regione e azienda sanitaria illustrare il percorso pensato per arrivare alla riqualificazione degli ex ospedali San Lazzaro e Santo Spirito (leggi qui).
Un impegno importante, per la Regione, che ha ora formalizzato l’impegno a mettere sul piatto della sanità di Langhe e Roero 46 milioni di euro, dopo i 25 milioni "abbuonati" alla Cn2 per la mancata vendita dei due immobili, la cui dismissione e valorizzazione rientrava in origine nel piano economico per la costruzione del nuovo ospedale di Verduno. All’approvazione di un apposito emendamento inserito nella finanziaria regionale 2021 dall’assessore Luigi Genesio Icardi è ora seguito l’impegno a impegnare l’importante somma ricavata da fondi del Ministero della Salute ex articolo 20 con 25.946.000 euro che consentiranno di riqualificare il presidio di Alba e 20.505.000 euro per quello Bra.
Alla soddisfazione espressa dei sindaci di Alba e Bra si affianca ora il giudizio del territorio, per bocca del presidente dell’organismo che, in seno all’azienda sanitaria, rappresenta anche gli altri 73 Comuni il cui territorio rientra in quello di competenza della Cn2.
Dopo essersi a lungo battuto per un allineamento delle "quote capitarie" riconosciute da Torino alla nostra Asl, che in questo senso si prepara a smettere i panni – a lungo vestiti – di Cenerentola dell’intera regione, il suo presidente, il primo cittadino di Cossano Belbo Mauro Noè, mette ora l’accento sulla "ricaduta positiva che i servizi erogati nelle due case della salute avranno su un territorio che però è molto disomogeneo, coi due centri principali, Alba e Bra, che concentrano 'appena' il 33% dei suoi oltre 170mila utenti".
"Le due case di comunità di Alba e Bra – sottolinea Noè – saranno un importantissimo arricchimento dei servizi sanitari erogati a Verduno, nell’ottica di lasciare all’ospedale le prestazioni più importanti, ma non dobbiamo fermarci qui. Nel corso di due riunioni, promosse dalla Conferenza Sindaci a Santo Stefano Belbo e Cortemilia, il territorio ha sollecitato un adeguato incremento delle prestazioni soprattutto specialistiche nelle due sedi periferiche, per evitare disagevoli trasferte ai nostri cittadini, soprattutto a quelli anziani".
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