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Bra | 15 settembre 2022, 09:18

Al Caffè Letterario di Bra si legge “Annientare” dell’autore francese Michel Houellebecq

Per il poeta Bernardo Negro è forse il romanzo più importante scritto finora in questo secolo

Al Caffè Letterario di Bra si legge “Annientare” dell’autore francese Michel Houellebecq

Un po’ spaccato intimista, un po’ spy story, un po’ saggio di semiotica postmoderna: se voleva stupire con il suo ultimo lavoro, Michel Houellebecq c’è riuscito.

“Annientare” (La Nave di Teseo) è forse il romanzo più importante di questo secolo, lo garantisce Bernardo Negro. Nella sua recensione per il Caffè Letterario, il poeta braidese descrive una trama che si fa leggere fluida, come una serie televisiva che prende forma direttamente nella testa.

Siamo in Francia. Paul Raison è un consigliere politico di Bruno Juge, ministro dell’Economia. Alla vigilia di una campagna elettorale dalle confuse proporzioni che si irraggia tra mille illusioni. Suo padre, Édouard, uno dei capi dei servizi segreti, è colpito da un menomante ictus. Al capezzale c’è la compagna Madeleine, l’altro figlio Aurélien e Cécile, la sorella dagli slanci vistosamente mistici.

Attorno ci sono intricate situazioni familiari. Paul è separato in casa con Prudence, invece Cécile ama il suo Hervé, non sempre pronto a risponderle con vivacità di affetti. Quanto ad Aurélien vive un’esperienza rissosa e deludente con Indy, presuntuosamente saccente. Mentre la campagna elettorale è sconvolta da misteriosi attentati che denotano urti politici e fanatismi per una misteriosa religione, Paul scopre che tra i dossier del padre ci sono riferimenti precisi a demoniache sette ed a brutali ambizioni politiche. Vorrebbe saperne di più, ma lo impediscono le condizioni paterne, ridotte a pochi cenni o forse mal celati desideri. Aurélien, innamorato di Maryse, infermiera della clinica da cui i familiari di Edouard, con una rocambolesca incursione, riescono a rapire il genitore per portarlo in un posto più sicuro, si suicida quando Maryse viene licenziata.

Le elezioni portano al potere Sarfati, un abile politico che non indaga sulle condizioni in cui si trova la Nazione. Cécile sarà sempre più vicina al padre mentre tra Prudence e Paul c’è un progressivo riavvicinamento che si accentua quando si scopre che le condizioni di lui sono disperate e ha poco tempo da vivere. Trionfa l’amore tra i due nel tramonto della vita che si indovina per entrambi, poiché Prudence è attratta dai misteri della reincarnazione.

Il romanzo tra epico ed intimista intreccia il nostro tempo con una profondità sibillina e solo i due estremi dell’esistenza sono evidenti. L’opera è certamente la più ambiziosa di Houellebecq che pure ha dato prove magistrali, sovvertendo temi e stili per proporre a freddo effetti e soluzioni che poi rinascono nel cuore.

Sono ottocento pagine ed un’epoca intera che l’autore ci propone, consapevole di costruire una sorta di “Guerra e Pace” moderno, mettendo sul piatto un futuro che solo il lettore può dipanare. L’invito è quello di cimentarsi in questa difficile lettura che è un “work in progress” per ogni pensiero. Non ci resta che leggerlo!

Silvia Gullino

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