Un viaggio a cavallo. O quasi. Quasi perché una gran parte del percorso, amazzone e cavallo l’hanno fatta a piedi, una accanto all’altra, come se si tenessero per mano.
È iniziata a maggio del 2021 l’avventura di Jessica Riviera, 34enne di Vittorio Veneto, in provincia di Treviso, atleta di endurance equestre, che dopo aver perso il lavoro a causa della pandemia ha deciso di riprendere il proprio tempo, uscire dalla frenesia del quotidiano facendo quello che ha sempre avuto nel cuore: vivere nella natura assieme ai suoi cavalli.
Nasce così l’idea del progetto “con6zampe”, ovvero attraversare l’Italia a ritmo lento, una parte in sella e una parte camminando, percorrendo sentieri e strade di campagna, passando in mezzo ai boschi, attraversando colline e monti, andando a scoprire gli antichi borghi italiani e le loro bellezze.
Così dopo essere partita a maggio del 2021, Jessica, accompagnata dalla cavalla Fatira, a cui si alterna ogni due mesi il cavallo Lemik, entrambi purosangue arabi, ha percorso oltre 4.000 chilometri, toccando Friuli Venezia Giulia, Veneto, Emilia Romagna, Marche, Umbria, Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata, Calabria, Campania, Lazio, Toscana, Liguria, per arrivare in questi giorni in Piemonte, da dove proseguirà per la Valle d’Aosta, la Lombardia e il Trentino Alto Adige, per poi tornare verso casa, in Veneto.
Noi l’abbiamo incontrata ad Alba, alla Cascina Carlotta, che per una notte ha dato ospitalità a lei e Fatira, garantendo il foraggio necessario per la cavalla, ma anche l’ospitalità per la cavallerizza.
“Percorriamo circa 30 chilometri al giorno – ci ha spiegato Jessica - di cui circa 20 o poco più a piedi. Seguo dei percorsi attraverso le mappe topografiche e studiandomi giorno per giorno le altimetrie e dove poter effettuare le soste”.
Jessica viaggia assolutamente in solitaria, pianificando gli itinerari giorno per giorno, compresi i contatti con maneggi, agriturismi e fattorie, che possano dargli almeno il supporto per il ricovero notturno e soprattutto garantire la giusta alimentazione e riposo per il cavallo, che per lei rimane la priorità assoluta.
“Ho un equipaggiamento – prosegue - che mi permette e mi ha permesso di essere assolutamente autonoma e garantirmi di non avere necessità di aiuto da altri, ma accetto volentieri l’ospitalità che mi è stata offerta e mi viene offerta da tanti lungo il viaggio. Ho la mia tenda, in cui dormo anche quando ci ospitano, e tutto il necessario, ma per me è primario far stare bene e foraggiare il cavallo”.
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Un viaggio alla ricerca di sé stessi e non solo, alla scoperta di luoghi spesso incontaminati. “È un viaggio che ti fortifica molto – dice Jessica – e ti dimostra che in realtà, anche quando pensi di non farcela, in realtà ce la puoi fare. Puoi contare su te stesso e scopri che hai le risorse per superare le difficoltà. Poi durante il viaggio ho conosciuto tante persone, sono nate belle amicizie, alcuni mi hanno anche seguito nel viaggio per qualche giorno, sono dimostrazioni di affetto e calore che fanno sempre bene”.
Al suo arrivo in Piemonte Jessica ha fatto tappa nelle Langhe, visitando il borgo di Neive, il castello di Grinzane Cavour, la Cappella del Barolo di La Morra, per poi ripartire passando da Cherasco per andare verso Pinerolo. “Tra noccioli e vigneti – risponde Jessica - questa è una zona bellissima, anzi, con tutti questi vigneti, mi sento quasi a casa”.
Ora la sua splendida avventura prosegue e a noi non rimane altro che augurarle buon viaggio, ringraziandola per il bel messaggio che ci trasmette, attraverso questa sua impresa.