In apertura dell’ultimo Consiglio comunale di Bra (mentre scriviamo la seduta è ancora in corso) il sindaco Gianni Fogliato ha fatto il punto sull’emergenza idrica nella città. "Ci è pervenuta una nota congiunta firmata dal Settore Ambiente della Regione Piemonte e dell’Arpa Piemonte in cui si invitano tutti i Comuni a valutare attentamente lo stato di criticità della risorsa e a dare disposizioni di risparmio idrico a tutte le utenze. Contemporaneamente, ne è arrivata un'altra, da parte di Ato, con allegato una bozza sindacale per imporre il divieto dell’uso di acqua potabile per irrigazioni di giardini e lavaggio di veicoli, invitando i Comuni ad assumerla su richiesta del gestore del servizio idrico territorialmente competente. Allo stesso tempo, il gestore del servizio idrico Tecnoedil, da noi contattato, non segnala criticità imminenti per la nostra città per quanto riguarda l’approvvigionamento e la distribuzione né la necessità di adottare al momento ordinanze. Riceveremo comunque aggiornamenti nel caso queste divenissero necessarie. Siamo inoltre in contatto con Comuni della dimensione simile alla nostra e del Roero per coordinare eventuali iniziative o ordinanze su questo fronte".
Aggiunge la consigliera Bruna Sibille: "La situazione è ben peggiore di quella verificatasi nel 2003, quando c’erano vivai ancora esistenti che avevano reso il Tanaro e altri fiumi in grado di reggere l’emergenza idrica. È un bene dunque l’azione di sensibilizzazione svolta dall’Amministrazione: nonostante le nostre falde siano profonde, ricordo che intorno agli anni ’80 ci fu una diminuzione inattesa di queste tanto che il nostro pozzo non era più in grado di attingere. Situazioni che non sembrano problematiche possono quindi diventarlo improvvisamente: è importante che gli interventi su questo fronte vengono fatti facendo rete tra i Comuni".
Ricordiamo che recentemente l’Amministrazione ha adottato alcune misure in quest’ambito, tra cui una riduzione al minimo dell’irrigazione delle aree pubbliche, con un risparmio idrico di più del 50% sul totale, e la chiusura delle due fontane pubbliche, apponendo cartelli informativi.