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Attualità | 08 giugno 2022, 09:35

Si chiude con un successo il progetto “Adottiamo un monumento” del Guala di Bra

Per tutto l’anno gli studenti della professoressa Marcella Brizio, hanno guidato i turisti alla scoperta di Santa Chiara e dei Battuti Bianchi

Si chiude con un successo il progetto “Adottiamo un monumento” del Guala di Bra

Una scuola che studia il passato ed è orientata al futuro della città e del territorio. No, non è utopia. È realtà e per quanto riguarda la città di Bra è più vicina di quanto possiate immaginare.

Così, nell’ambito del progetto di formazione “alternanza scuola lavoro”, non poteva mancare la meravigliosa chiesa della Santissima Trinità tra i monumenti protagonisti dell’iniziativa “Adottiamo un monumento”. Questo scrigno del barocco piemontese, sede dell’antica Confraternita dei Battuti Bianchi, è stato adottato dagli studenti dell’Istituto Tecnico Guala ad indirizzo turistico, insieme alla chiesa di Santa Chiara, capolavoro dell’architetto Vittone.

I piccoli ciceroni sono stati impegnati in un perfetto esempio di cittadinanza attiva nei pomeriggi del sabato e della domenica, illustrando ai visitatori bellezze e curiosità dei due edifici di culto. 

Purtroppo la visita della chiesa di Santa Chiara è stata limitata dalle condizioni della volta, che ha imposto di posizionare alcuni teloni per convogliare le infiltrazioni d’acqua. Ma una buona notizia c’è: i progetti di restauro sono già stati elaborati, grazie anche ai primi fondi per i lavori, che dovrebbero iniziare a breve, sotto la supervisione dell’Associazione “Ettore Molinaro - Amici di Santa Chiara e di Bernardo Antonio Vittone”.

Decisamente da vedere è la chiesa della Santissima Trinità (Battuti Bianchi) normalmente aperta anche per il culto ogni domenica mattina ed i lavori di restauro in corso riguardano, al momento, lo storico organo datato1882.

L’evento ha rappresentato un’occasione per sensibilizzare le giovani generazioni al rispetto e alla tutela del patrimonio storico ed ambientale, mediante un metodo di alto profilo educativo, che valorizza il ruolo centrale della scuola nella formazione della cultura e dei comportamenti dei giovanissimi.

Inoltre, ha consentito di aprirsi al territorio e stimolato con fare creativo l’interdisciplinarietà ed il lavoro di gruppo. Le opere di ricerca e di studio sui monumenti adottati hanno coinvolto seriamente ragazze e ragazzi, guidati dalla professoressa Marcella Brizio, abile nel trasmettere competenze ed appassionare all’arte e alla storia.

Dati alla mano, il progetto si chiude con un totale di 482 ore, spese per una grande esperienza, che ha unito cultura, amicizia e collaborazione, insegnando ad amare la bellezza dell’arte. Evviva gli “angeli di Santa Chiara e dei Battuti Bianchi”!

Silvia Gullino

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