Sabato 18 e domenica 19 giugno ai giardini della Rocca si terrà la seconda edizione di "Arte in gioco", evento organizzato dalla cooperativa sociale Progetto Emmaus dedicato al divertimento di grandi e piccini.
L’associazione si occupa dell’inclusione sociale di persone svantaggiate sul territorio di Bra, Alba, Langhe e Roero, attraverso diversi interventi, tra cui servizi residenziali e gruppi appartamento.
"Arte in gioco rappresenta un progetto molto ambizioso per noi", spiega Alessandro Milanesio, responsabile area territorio della cooperativa. "Ci prendiamo cura di un bene comune pubblico, il parco dei giardini della Rocca, dal punto di vista della nostra cooperativa sociale, ribaltando il pensiero comune. Ovvero mostrando come le persone svantaggiate non siano solo quelle bisognose d’assistenza, ma possano anche loro stesse fornire un servizio attivo. Questo evento ha in particolare due obiettivi: coinvolgere molte altre associazioni del territorio con finalità diverse, unite nella nostra specificità, l’inclusione sociale. E uscire dai luoghi tradizionali della cura: nei giardini siamo all’aperto presentandoci alla comunità attraverso vari laboratori ed esperienza rivolte a tutti i bambini e adolescenti".
Il calendario dell’evento prevede dunque, sabato 18 a partire dalle 16, diversi stand. Lettura delle fiabe con il Piccolo Teatro di Bra, officina falegnameria in collaborazione con la piccola falegnameria Emmaus, un atelier di circo, il ponte tibetano con il Cai di Bra, un atelier in CAA (Comunicazione aumentativa e alternativa). Ci sarà inoltre un banchetto dell’associazione "Cherasco per ragazzi" che venderà i prodotti in ceramica realizzati dai ragazzi disabili che ne fanno parte. Alle 16 inoltre esibizione degli sbandieratori di Bra. In ogni laboratorio saranno presenti ragazzi disabili e normodotati, con l’obiettivo di favorire la loro integrazione.
Domenica 19 alle 20. 45, sempre ai giardini della Rocca, si terrà invece lo spettacolo teatrale "Ce la posso fare" del gruppo "Semplicemente noi", attivo dal 2016, grazie alla collaborazione tra la Sportiamo di Bra e la cooperativa Emmaus, che al momento coinvolge undici partecipanti.
"Questo nasce dall’esigenza di una ragazzina disabile che. amando il teatro, voleva sperimentarsi in quest’esperienza. Improvvisare, concentrarsi sulle proprie emozioni permette di lavorare sulle relazioni con gli altri e sulla socializzazione. Facendo teatro riesci a liberarti dai tuoi paletti, ad essere di più te stesso", spiega l’educatrice Alice Lucci, regista dello spettacolo. "Quest’anno proponiamo un musical, che avrà un inizio e una fine come un film. Protagonista è un regista che vuole organizzare uno spettacolo trovandosi davanti di tutto e di più. Ma alla fine, come recita il titolo, ce la possiamo fare".