Il 4 maggio 2022, a coronamento del percorso di lettura del libro Ricordi di infanzia e di scuola proposta dall’editore Aragno e dal quotidiano La Stampa e della lezione tenuta in Aula magna dal prof. Cesana, una rappresentanza degli alunni e dei docenti del Liceo De Amicis coinvolti nell’iniziativa ha svolto una lezione all’aperto e ha visitato o immaginato i luoghi di Cuneo in cui visse De Amicis. Ogni tappa del percorso è stata presentata dagli studenti attraverso la lettura delle pagine del libro relative al luogo in cui ci si fermava. Le spiegazioni del professor Cesana hanno poi arricchito le descrizioni di De Amicis con precisi riferimenti storici e riflessioni stimolanti.
Il gruppo si è ritrovato in piazza Galimberti, che a metà Ottocento era circondata dai campi, per poi dirigersi verso piazza Seminario, su cui adesso si affaccia la caserma Battisti, che un tempo, racconta il professore, non esisteva. Al suo posto c’era la piazza d’Armi, dove si esercitavano i bersaglieri, che il piccolo Edmondo correva a guardare con curiosità ed ammirazione.
La visita è proseguita verso via Amedeo Rossi e piazza Santa Croce, oggi occupata da un parcheggio per le auto e allora dalla grande casa della famiglia De Amicis. Da qui Edmondo partiva per andare a scuola in via Santa Croce o per giocare o per rincorrere Garibaldi!
Molto toccante e significativa la tappa davanti alla lapide dedicata ai profughi polacchi, murata nel 2012 presso l’ex chiesa di San Francesco, dove si ricorda che per alcuni mesi, nel corso del 1862, la città dei sette assedi fu sede della Scuola Militare Polacca in esilio. De Amicis dedica un intero capitolo ai profughi polacchi, che ricorda con ammirazione ed affetto: Di molti di quei giovani votati alla morte ho ancora nella mente l’immagine, che mi si presenta sempre accompagnata dal suono melodioso della loro lingua, di cui raccoglievo curiosamente qualche parola passando accanto ai loro crocchi…
Avviandosi verso via Roma, gli studenti si sono fermati davanti all’ultima casa di Edmondo, in cui morì il padre, ora occupata dall’Osteria della Chiocciola. I nostri alunni sono poi stati accolti nel Salone d’Onore del Comune di Cuneo dove il prof. Cesana ha illustrato il quadro che ritrae Vittorio Emanuele II e che il nostro giovane scrittore poté ammirare mentre veniva dipinto dal pittore Borgocaratti.
Gli studenti hanno ancora sostato in via Roma, in corrispondenza del negozio di granaglie della signora Pasqualina, madre degli eroi garibaldini Ramorino, dove Edmondo avrebbe desiderato comprare un po’ di riso contenuto nel sacco su cui si era seduto Garibaldi, in occasione della sua visita a Cuneo, nell’aprile 1859. Infine, davanti al teatro Toselli, il prof. Cesana ha ricordato la descrizione divertente che De Amicis fa della rappresentazione del Tartufo di Molière, a cui suo padre lo portò a 8 anni e di cui non capì “un bellissimo nulla”.
Gli studenti e i docenti hanno salutato e ringraziato il prof Cesana sul Belvedere di Corso Giovanni XXIII, punto da cui De Amicis vide i bersaglieri partire per la guerra di Crimea.

















