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Attualità | 22 febbraio 2022, 12:00

Tangenziale di Alba, le richieste dei sindaci: "Tratta gratuità e vecchie bretelle da rimuovere"

Tredici pagine di osservazioni nel documento sottoscritto da oltre venti Comuni dell’Albese e Braidese. Intanto è partito l’iter per l’approvazione definitiva del progetto da 32 milioni di euro per implementarne i 5,3 km nel percorso della A33

La tangenziale di Alba (foto Gisella Divino)

La tangenziale di Alba (foto Gisella Divino)

Tredici pagine di osservazioni. E’ quanto contenuto nel documento che i sindaci dell’Albese e Braidese hanno presentato alla prima seduta della Conferenza dei Servizi chiamata a valutare la bontà del progetto che la società Asti-Cuneo Spa ha elaborato per realizzare l’adeguamento della tangenziale albese a parte integrante della A33.

Oltre a quelli di Regione Piemonte e concessionaria, alla riunione, tenuta venerdì mattina a Torino, hanno preso parte rappresentanti Ministeri delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili e della Cultura, e, per il nostro territorio, quelli dei soli Comuni di Alba e Guarene, sul cui territorio insistono i 5,3 chilometri della tangenziale, prossimo oggetto di un intervento che, al via auspicabilmente nell’anno in corso, prevederà 22 mesi di lavori (salvo accelerazioni), per un costo stimato in 32 milioni di euro.

A rappresentare l’Amministrazione albese alla prima seduta del complesso percorso di approvazione del progetto, in video-collegamento da piazza Duomo, è stato l’assessore ai Lavori pubblici Massimo Reggio, che così illustra il contenuto del documento sottoscritto da oltre una ventina di sindaci del comprensorio territorio, tra i quali quelli di Alba, Bra, Cherasco e della Sinistra Tanaro in particolare: "In quel documento abbiamo voluto sintetizzare le nostre osservazioni al progetto e, tra queste, quelle che rappresentano le nostre principali richieste circa la futura implementazione della tangenziale nel futuro percorso autostradale. La prima riguarda ovviamente il mantenimento della gratuità della tratta, quantomeno per il traffico locale, come nelle scorse settimane aveva anche ribadito il sindaco albese Carlo Bo, richiamando gli accordi coi quali, in tempi non sospetti, Alba aveva accettato di mettere a disposizione l’infrastruttura per consentire di sbloccare l’impasse del completamento autostradale".

"La seconda –
prosegue Reggio – è la richiesta alla concessionaria di procedere per la 'rinaturalizzazione' dei terreni sui quali insistono le vecchie bretelle della tangenziale, da anni abbandonate per effetto delle modifiche che la stessa concessionaria aveva già operato sul suo tracciato. Si tratta in particolare del vecchio svincolo di entrata e di uscita in tangenziale posto al confine tra le frazioni Vaccheria di Guarene e Baraccone di Castagnito. La richiesta dei sindaci in questo senso è chiara: o quelle bretelle vengono riaperte, così da consentire alla viabilità territoriale un libero accesso alla tangenziale, così come era in passato. Oppure, mantenendo per altra via il carattere della gratuità, quelle aree vanno sistemate rimuovendo il sedime stradale che ancora le occupa, in un’ottica di rispetto e decoro ambientale".

Ezio Massucco

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