Avanti come previsto. Procederà con tutta la gradualità del caso, ma non si fermerà il piano di assunzioni a tempo indeterminato che l’Asl Cn2 ha programmato per portare nel proprio seno un totale di 110 tra operatori socio sanitari e magazzinieri, da impegnare in mansioni attualmente coperte da dipendenti Amos, la società consortile partecipata dalle Asl del Sud Piemonte (quella albese e braidese ha una quota limitata al 4,18%) che alle stesse aziende sanitarie fornisce da anni servizi in ambiti che vanno dal lavoro in corsia alla gestione del centro unico di prenotazioni.
A confermarlo è il direttore generale dell’Asl Cn2 Massimo Veglio che, all’indomani dell’assemblea sindacale organizzata ad Alba dalla Cisl Funzione Pubblica, conferma l’intenzione di procedere col piano di "internalizzazioni" reso possibile dalla nutrita graduatoria – oltre 700 persone – uscita dal concorso pubblico per la ricerca di 12 Oss portato a termine nei mesi scorsi, gettando anche acqua sul fuoco delle polemiche sollevate da chi, non avendo preso parte o superato quel concorso, tra l’autunno in corso e tutto il 2022 si vedrà costretto a lasciare il posto di lavoro finora occupato nei reparti ospedalieri e nelle strutture territoriali della Cn2.
"Abbiamo gestito e portato a termine quel concorso tra le mille difficoltà della pandemia: ora abbiamo l’obbligo di procedere col piano già concertato con la Regione – spiega il dottor Veglio -. I lavoratori Amos hanno un rapporto di lavoro con quel consorzio, che nei nostri confronti offre servizi gestitu poi in modo totalmente indipendente, così come vuole la legge. Per questo non stava all’Asl rapportarsi direttamente coi dipendenti Amos, ma davvero non si può dire che da parte nostra sia mancata informazione, anche verso i sindacati, circa l’organizzazione del concorso – che era stranota, visto anche che molti dipendenti Amos vi hanno partecipato rientrando anche in graduatoria –, come su quelle che erano le nostre intenzioni una volta ultimato lo stesso".
Su quale destino attenda nei prossimi mesi i dipendenti Amos rimasti esclusi dalla graduatoria (una quindicina quelli che rimarranno in Asl diventandone dipendenti diretti) lo stesso Veglio non sembra eccessivamente preoccupato: "Alcuni di lavoro hanno in corso un rapporto di lavoro a tempo determinato, che per sua natura ha quindi un termine. Ma sia per loro che per chi vi lavora invece in modo strutturato va detto che, da una parte, il consorzio ha abbondanza di commesse, per cui credo avrà difficoltà a impiegarli su altre sedi. Dall’altra parliamo di figure davvero molto richieste in tutta la provincia. Solamente sul nostro territorio ci sono ben 37 Rsa, in quello della Cn1 le strutture di quel tipo sono almeno un centinaio. E tutte sono da tempo alla ricerca di personale che non trovano".
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