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Curiosità | 08 ottobre 2021, 15:34

Boban Pesov e le vignette sulla “quotidianità del nulla”: “La mia vita nel lockdown come un gameplay di Resident Evil!”

Il fumettista e content creator parla de “La variante Pesov”, il suo ultimo lavoro edito da Tora Edizioni: “Nel primo lockdown sono stato più padre che disegnatore, mi ha aiutato ad accettare gli eventi e a godere delle piccole gioie occasionali”

Boban Pesov - Af Fotografie, da Facebook

Boban Pesov - Af Fotografie, da Facebook

La raccolta parla di me, ovviamente rapportato a un contesto particolare come quello della pandemia e dei vari avvenimenti che ne sono susseguiti, ed è una cosa che ho sempre faticato a fare prima di adesso”.

Interpretare se stessi e il mondo che ci circonda, esasperandone le idiosincrasie per poterle affrontare con un sorriso: sembra essere questa la sintesi della produzione artistica di Boban Pesov, illustratore, fumettista e content creator per le piattaforme di Youtube e Twitch, macedone di origine ma monfortese da parecchi anni.

Nella prima metà di ottobre uscirà per Tora Edizioni il suo ultimo lavoro, la raccolta di strisce dal titolo “La variante Pesov”, che si rifà non solo alle varianti pandemiche con cui più o meno tutti abbiamo avuto a che fare in questi ultimi due anni ma anche – e soprattutto, a giudicare dalla copertina fortemente citazionista – alla serie tv Loki dei Marvel Studios.

Mi son deciso a prendere tutte le vignette e le strisce che ho fatto e pubblicato su Instagram dal primo lockdown sino a quando mi sono fatto il vaccino, a rielabolarle e ad adattarle in un unico volume che avesse una sorta di narrazione lineare – racconta Boban, raggiunto a Monforte - . Si tratta di circa 50 strisce per un totale di 250 pagine, a cui si aggiunge una striscia finale conclusiva totalmente inedita che sto completando proprio in questi giorni e che fa riferimento palese non solo a Loki ma anche alla saga di Matrix”.

Si tratta indubbiamente di uno dei miei lavori più personali, frutto delle ansie e dell’esasperazione data dai due lockdown che abbiamo vissuto – prosegue Boban - : mi sono sforzato di interpretare l’attualità con ironia, esasperandone diversi aspetti e dando libero sfogo alle riproposizioni e alle citazioni di film, serie tv, libri e videogiochi, che sono il mio bacino d’interesse maggiore. Ne è venuto fuori un commento personalissimo sull’attualità pandemica, la quotidianità del nulla della quarantena, nel quale sono arrivato anche a tratteggiare il personaggio che mi rappresenta come durante un gameplay di Resident Evil ma impegnato a fare un’attività del tutto comune come la spesa”.

Stando alle informazioni di Boban i preorder de “La variante Pesov” si sono conclusi in maniera assolutamente soddisfacente, segno della bontà concettuale di riportare su carta stampata vignette che, in forma di post su Instagram, hanno avuto molto successo. E segno – nell’epoca dei meme - di quanto la gente abbia già ora voglia di ridere del periodo pandemico, come puro gesto di ritorno alla normalità.

Durante il lockdown sono stato più padre che disegnatore, comunque, ho passato davvero tantissimo tempo solo con mia figlia perché mia moglie, essendo infermiera, riusciva davvero a staccare poco dal lavoro”, racconta ancora Boban che, e chi lo segue lo sa, ha fatto di sua figlia Greta un vero e proprio personaggio delle sue strisce: “E’ stato un periodo destabilizzante a livello lavorativo ma quando ho accettato il momento e le dinamiche in corso sul piano emotivo e personale è diventato davvero bellissimo, mi sono concentrato sulle cose belle che arrivavano di rimbalzo. E, iniziando a parlare di me nello specifico, non poteva non dare spazio anche a Greta. Ma senza esagerare, per non cadere nella dinamica stucchevole padre-figlia; anzi, Greta è uno degli elementi più ironici e romanzati delle mie strisce… vedrete, nella “variante”!

E torniamo lì, al concetto di variante, che nella serie televisiva sull’asgardiano dio dell’inganno diventa simbolo delle linee temporali alternative che creano personalità differenti di noi. Anche diversi Boban differenti: “Se non avessi fatto il fumettista sarei probabilmente un architetto - racconta - , tra l’altro una delle “varianti” del libro è proprio questa: un Boban archistar, presuntuoso uomo d’affari di successo. In realtà l’architettura mi ha sempre interessato, specie il ruolo che si dà al disegno, e penso porterò su Youtube dei contenuti a essa legati”.

Youtube e Twitch. E un seguito da vero “influencer” - o meglio, come già detto, “content creator” - , che porta al cortocircuito dell’immaginare davvero un abitante della provincia come qualcuno che possa aver realizzato i propri sogni: tra il grande seguito di Boban sui social network ci saranno sicuramente decine di altri aspiranti fumettisti.

Certo, se la vita ti permette di farlo sicuramente trasferirsi in una grande città come Milano può regalare ulteriori spunti e occasioni ma non credo sia assolutamente necessario – ha detto - . Ma per  fare il mio lavoro, al giorno d’oggi e con un mondo così connesso, la mia presenza fisica non è richiesta espressamente. C’è quindi possibilità di inseguire i propri sogni e mostrarsi al pubblico anche provenendo da uno sperduto paesino di provincia!

Simone Giraudi

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