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Attualità | 28 agosto 2021, 11:37

L’Asl Cn2 si appella ai giovani: "Fondamentale che vi vacciniate prima del ritorno a scuola"

Il direttore generale Massimo Veglio fa il punto sulla campagna in corso da otto mesi e sulla situazione epidemiologica nel territorio di Langhe e Roero. "Contagi bassi e sotto controllo. A Verduno cinque ricoverati non gravi. Nessuno di loro è vaccinato"

Il dottor Massimo Veglio, al suo secondo mandato come direttore generale dell'Asl Cn2 (foto Barbara Guazzone)

Il dottor Massimo Veglio, al suo secondo mandato come direttore generale dell'Asl Cn2 (foto Barbara Guazzone)

"Ogni volta che la scuola è ripartita, è ripresa anche la diffusione dei contagi. Ecco perché bisognerebbe che i giovani si vaccinassero nel modo più massiccio possibile prima del ritorno nelle aule".

L’appello è quello che arriva dal direttore generale dell’Asl Cn2 Massimo Veglio, che fa il punto col nostro giornale sulla situazione epidemiologica e sull’avanzamento della campagna vaccinale che ormai da otto mesi impegna le strutture dell’azienda sanitaria.

"Con l’allargamento di questa agli over 12 – spiega il manager Asl – la popolazione 'vaccinabile' del territorio di Langhe e Roero è arrivata ad abbracciare una platea di 152mila persone, su un totale di circa 173mila residenti. A oggi il 76% di quella frazione (116mila persone, ndr) ha ricevuto almeno una prima dose di vaccino, mentre il 60% (91mila, ndr) ha ormai completato il ciclo vaccinale. Sono numeri importanti, che hanno richiesto un gigantesco sforzo organizzativo da parte della nostra Asl, del suo personale e di centinaia tra volontari e associazioni del territorio. Ma sono anche dati significativamente più alti di quelli che vediamo in altre zone del Paese, e i risultati si vedono. Ora però bisogna fare un ulteriore sforzo per arrivare a valori che siano di maggiore garanzia per le fasce più deboli e per l’intera popolazione, tenendo conto che il numero dei 'vaccinabili' non ne rappresenta la totalità, ma si ferma diversi punti percentuali sotto, all’87% circa del totale".

Da qui l’invito ai più giovani.
"Sì, perché l’esperienza di questi due anni ci ha insegnato che la ripresa delle lezioni è un momento particolarmente critico, sotto questo punto di vista. Nelle aule gli accorgimenti ci sono e vengono generalmente rispettati. Il problema riguarda i contesti esterni agli istituti scolastici, dai mezzi di trasporto a tutti quei luoghi di aggregazione che sono un elemento di sistematica diffusione del contagio. Ecco, se prima di tornare sui banchi un numero cospicuo di giovani si vaccinasse il rischio generale si abbasserebbe in modo considerevole. Paradossalmente i giovani non devono guardare al vaccino solamente per evitare a sé stessi il rischio di ammalarsi, che nel loro caso è oggettivamente molto basso. Devono farlo per senso civico, per evitare di poter trasmettere il virus a chi è più fragile. E anche per sé stessi, per evitare che un possibile peggioramento della situazione epidemiologica possa nuovamente restringere la loro libertà di vivere e socializzare, di incontrarsi, fare sport, evitare di subire nuove restrizioni in tutte quelle situazioni che in questo anno e mezzo li hanno visti tra le fasce sociali più penalizzate".

Qual è al momento la situazione di ricoveri e contagi?
"Ad oggi il quadro non preoccupa, direi. A Verduno abbiamo 5 pazienti ricoverati. E’ vero che solo due settimane fa eravamo arrivati a zero e sette giorni fa a un solo ospedalizzato, ma fortunatamente nessuno di loro è grave, mentre credo sia utile sottolineare che si tratta di tutte persone non vaccinate. Sul fronte dei contagi siamo di fronte a numeri bassi, e a questi livelli il tracciamento funziona bene, riusciamo a stargli dietro, insomma. Si tratta prevalentemente di focolai, spesso gruppi familiari rientrati dalle vacanze. Tutte persone che stanno bene, ma è importante non abbassare la guardia e proseguire con le rapidamente con le vaccinazioni, per tendere a quella famosa immunità di gregge che ci metterà in sicurezza".

Ezio Massucco

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