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Economia | 25 agosto 2021, 16:48

Dalle strade ai grandi vini: così cresce l’impero del narzolese Matterino Dogliani

Nel bilancio consolidato della holding Fininc un patrimonio netto salito a 932 milioni di euro e ricavi per oltre 300. Una galassia della quale fanno parte anche la cantina Batasiolo di La Morra e il Boscareto Resort di Serralunga d’Alba

La nuova "barricaia" della cantina Batasiolo di frazione Annunziata a La Morra, tra le proprietà del gruppo Fininc

La nuova "barricaia" della cantina Batasiolo di frazione Annunziata a La Morra, tra le proprietà del gruppo Fininc

Millecinquecento addetti. Un patrimonio netto passato dagli 827 milioni di euro di fine 2019 ai 932 del 2020. Ricavi per 304 milioni (dai 275 del 2019), arrivati in buona parte (285) dal core business del settore costruzioni (nel 2019 erano 247), ma anche dal comparto vitivinicolo (11 milioni, soprattutto con la storica cantina Beni di Batasiolo di La Morra) e per i restanti 11 milioni dall’alberghiero, trasporti e servizi, dove il gruppo è presente col Boscareto Resort di Serralunga d’Alba.

Anche nell’anno nero della pandemia sono in crescita i numeri della galassia Fininc, la holding torinese cui fanno capo le attività del narzolese Matterino Dogliani, imprenditore dal profilo assai poco pubblico, ai più semiconosciuto nel territorio di Langa, dove lo si ricorda giusto nell’elenco dei soci della Fondazione Ospedale Alba Bra, ma figura invece ben nota agli addetti ai lavori di un ambito – quello delle grandi opere – del quale grazie alla controllata Inc e a una partecipazione di maggioranza nel Consorzio Stabile Sis (insieme al gruppo spagnolo del cemento Sacyr Vallehermoso) rappresenta uno dei principali player nazionali.

A darne conto, riportando le cifre del bilancio consolidato 2020, le principali testate finanziarie italiane, da "Milano Finanza" a "Italia Oggi", passando per "Il Sole-24 Ore", che sottolineano i positivi corsi del gruppo fondato mezzo secolo fa e tuttora presieduto dal costruttore langarolo, ora affiancato dal figlio Claudio nelle funzioni esecutive.

Proprio il settore costruzioni avrebbe fruttato alla compagine aziendale un margine operativo lordo di 27,7 milioni di euro grazie ai lavori che vedono Inc e Sis impegnate in realizzazioni di diverse importanti tratte stradali e non solo, come la superstrada Pedemontana Veneta e la linea ferroviaria Palermo-Carini, come anche nella costruzione del Nuovo Policlinico Mangiagalli di Milano, opera da 260 milioni di euro la cui ultimazione è prevista tra il 2023 e il 2024.

Conti da rifare invece per quanto riguarda l’importante affidamento estero ottenuto da Inc nel 2018. Si tratta dell’appalto da 1,8 miliardi di dollari per ammodernare e potenziare il corridoio viario che va dalla capitale argentina Buenos Aires alle città di Bahia Blanca e Mar del Plata. Un incarico sul quale nel novembre scorso il governo del Paese sudamericano avrebbe fatto un passo indietro, procedendo a una risoluzione unilaterale del contratto che porterà alle imprese coinvolte una remunerazione mediante titoli di Stato.

Vale invece 70 milioni di euro la commessa che sempre Inc ha ottenuto in Albania per il ripristino della linea ferroviaria Tirana-Durazzo e la realizzazione del nuovo collegamento con l’aeroporto della capitale.

Fininc opera poi sul fronte dell’engineering tramite la controllata Sipal, che sempre guardando ai conti dell’ultimo esercizio ha realizzato ricavi per 38 milioni di euro con clienti quali Iveco, Leonardo e Thales Alenia Space, assicurandosi nel frattempo il controllo della Chiarlone Officine di Corneliano d’Alba, realtà che sempre nel 2020 aveva fatto registrare un fatturato di 8,8 milioni, con un margine lordo di 1,7 milioni.  

Fatturato da 9,5 milioni, ma Ebitda negativo per 1,8 milioni faceva invece segnare Beni di Batasiolo, tra le proprietà del gruppo con radici a Narzole. Presente in Italia in alcuni importanti realtà della grande distribuzione organizzata, la storica cantina di frazione Annunziata a La Morra ha evidentemente pagato lo scotto della pandemia, considerato anche una quota dell’export che interessa oltre la metà della sua produzione di vini pregiati.

In negativo anche i numeri del Boscareto Resort, attività di famiglia nel settore turistico: la chiusura per ristrutturazione della struttura di Serralunga d’Alba ne ha infatti comportato un crollo dei ricavi, da 4 milioni a 864mila euro.

Ezio Massucco

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