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Attualità | 09 giugno 2021, 11:05

Covid, chi è stato vaccinato ed è asintomatico può donare il sangue dopo 48 ore

Intervista Marco Lorenzi, direttore del Servizio di Immunoematologia e Trasfusionale del Santa Croce e dell'Asl CN1: “Venite regolarmente a donare il sangue. Chiamate il centro trasfusionale e prenotate. Donare il sangue in ospedale è sicuro. Noi operatori siamo vaccinati. Il reparto è costantemente sanificato e pulito, indossiamo tutti la mascherina”

Marco Lorenzi, direttore del Servizio di Immunoematologia e Trasfusionale di Cuneo: "Chiamate il centro trasfusionale e prenotate. Donare il sangue in ospedale è sicuro"

Marco Lorenzi, direttore del Servizio di Immunoematologia e Trasfusionale di Cuneo: "Chiamate il centro trasfusionale e prenotate. Donare il sangue in ospedale è sicuro"

 

Covid, vaccini e donazione di sangue.

Facciamo un po' di chiarezza con Marco Lorenzi, direttore del Servizio di Immunoematologia e Trasfusionale con sede presso l’azienda ospedaliera Santa Croce e Carle di Cuneo ma interaziendale con l’Asl CN1.

 

Vaccinazione

Dopo la vaccinazione che vale per i vaccini Covid-19 Janssen (Johnson & Johnson); Covid-19 Moderna, Covid-19 Pfizer-Biontech, Vaxzevria (ex Covid-19 Vaccine Astrazeneca)

Possono donare:

  • I soggetti asintomatici vaccinati con virus inattivati, vaccini che non contengono agenti vivi o vaccini ricombinanti (ad es. vaccini a base di mRNA o sub-unità proteiche) possono essere accettati alla
    donazione di sangue ed emocomponenti dopo almeno 48 ore da ciascun episodio vaccinale.

  • Quale misura precauzionale, i soggetti che abbiano sviluppato sintomi dopo la somministrazione del vaccino anti-SARS-CoV-2 (come febbre, brividi e stanchezza) possono essere accettati alla donazione di sangue ed emocomponenti dopo almeno 7 giorni dalla completa risoluzione dei sintomi.

  • Nelle situazioni (rare) nelle quali al donatore sia stato somministrato un vaccino anti-SARS-CoV-2 di cui manchino o non si riescano a reperire sufficienti informazioni, i soggetti possono essere accettati alla donazione di sangue ed emocomponenti dopo almeno 4 settimane da ciascun episodio vaccinale.



Esposizione al virus

Possono donare:

  • i donatori con anamnesi positiva per possibile esposizione al rischio di contagio per contatto stretto con soggetti con infezione confermata da SARSCoV-2 al termine del periodo di quarantena previsto dalla Circolare del Ministero della Salute del 12 ottobre 2020 ossia

    14 giorni dall’ultima esposizione in assenza di esecuzione del test

    oppure

    10 giorni dall’ultima esposizione in caso di esito negativo al test antigenico o molecolare effettuato al decimo giorno
    );

  • i donatori con contatto, ad alto (contatti stretti) e a basso  rischio, con casi COVID-19 sospetti/confermati per infezione da variante SARS-CoV-2 che hanno ottemperato alle misure di quarantena e controllo disposte dalla Circolare del Ministero della Salute del 31 gennaio 2021 (attualmente per semplicità è consigliabile usare il criterio 10 giorni dall’ultima esposizione in caso di esito negativo al test antigenico o molecolare effettuato al decimo giorno)

  • i donatori con anamnesi positiva per infezione dal SARS-CoV-2, che abbiano ottemperato alle vigenti disposizioni per il termine dell’isolamento domiciliare e conseguente rientro in comunità previsto dalla Circolare del Ministero della Salute del 12 ottobre 2020, se sono trascorsi almeno 14 giorni dalla completa risoluzione dei sintomi (fatta eccezione per ageusia/ disgeusia e anosmia che possono perdurare per diverso tempo dopo la guarigione) oppure in presenza di un test molecolare negativo.



Come ricordato nella conferenza stampa della “campagna dono” presentata martedì alla Croce Rossa di Cuneo, donare il sangue (ma anche il midollo osseo e gli organi) è importantissimo. Soprattutto ora che si avvicina l'estate ed è un periodo in cui si assiste ad un calo fisiologico purtoppo accentuato dalla pandemia.

“Nella pandemia le donazioni di sangue sono calate ma è calato anche il consumo, per cui abbiamo mantenuto una sorta di equilibrio – spiega il dottor Marco Lorenzi -. Adesso le attività sono sostanzialmente ricominciate e il consumo non è programmabile. Quando si va in deficit di unità è più difficile recuperare. Se fino a due anni fa, bastava fare un appello e in 3/4 giorni si ricostituivano le scorte, ora ci dobbiamo fermare ad un tetto di 32 donatori al giorno e purtroppo non lo raggiungiamo mai. È facile trovare posto. Abbiamo il 20/25% di slot libere”.

Insomma il messaggio a tutti è: “Venite regolarmente a donare il sangue. Chiamate il centro trasfusionale di Cuneo e prenotate la vostra donazione”.

Donare il sangue in ospedale è sicuro. Lo conferma il dottor Marco Lorenzi, che tutti i giorni lavora in reparto: “Molti donatori avevano paura di prendere il covid in ospedale. Non esiste luogo più sicuro. Noi operatori siamo vaccinati. Il reparto è costantemente sanificato e pulito, indossiamo tutti la mascherina. Insomma c'è totale sicurezza. Io personalmente in ospedale porto la mascherina chirurgica normale, mentre in treno indosso la ffp2. Inoltre per accedere al centro trasfusionale di Cuneo non si entra quasi in ospedale, si devono fare 20 passi senza attraversare il reparto. A Savigliano c'è un percorso esterno. E a Mondovì i corridoi sono larghissimi. Venite a donare senza timore”

cristina mazzariello

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